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Ace Combat 6 ad Ottobre negli States

Aperto da Biggy, 2 Luglio, 2007, 08:32:50

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Biggy

http://www.multiplayer.it/notizia.php?id=49777

Il nuovo simulatore-sparatutto di Namco Bandai, Ace Combat 6: Fires of Liberation per Xbox 360, ha una data di uscita, almeno per quanto riguarda il mercato nord americano.
Il gioco arriverà nei negozi in tale territorio il 23 ottobre, in versione liscia o con in bundle il super controller della Hori studiato appositamente per il caso. Il sesto capitolo della serie presenta una grafica notevolmente rimodellata per adattarsi al meglio alle potenzialità della console Microsoft, e soprattutto un vasto supporto per il multiplayer online via Xbox Live, che consentirà varie modalità di gioco cooperative o competitive.
Negli Stati Uniti, il gioco nudo e crudo costerà 59,99 dollari, mentre la versione con flight stick "Ace-Edge" 149,99 dollari. Restiamo in attesa di sapere qualcosa riguardo l'uscita in Europa.



Può essere intravista la tendenza delle software houses giapponesi, oltre che ormai preferire il 360 per i loro progetti "seri" e next gen, a mettere in secondo piano il proprio mercato, ormai dominato dai simulatori di Sudoku, Tamagotchi e provetto cuoco.

Tutto comprensibilissimo visti i numeri.

Anche negli States DS e Wii vendono a valanghe, ma questo non esclude la next gen e il vero videogioco; il mercato giapponese è in profondissima involuzione (un pò come quella degli sviluppatori tante volte).

Frozzo

Citazione di: Biggy il  2 Luglio, 2007, 08:32:50
Può essere intravista la tendenza delle software houses giapponesi, oltre che ormai preferire il 360 per i loro progetti "seri" e next gen, a mettere in secondo piano il proprio mercato, ormai dominato dai simulatori di Sudoku, Tamagotchi e provetto cuoco.
valanghe, ma questo non esclude la next gen e il vero videogioco; il mercato giapponese è in profondissima involuzione (un pò come quella degli sviluppatori tante volte).

Sulla prima direi decisamente di no, quello che esce per il 360 in esclusiva temporanea è grazie al portafoglio di zio bill, tutto il resto esce multipiatta semplicemente perchè i costi sono alti e se si può allargare il mercato lo si fa, se Ps3 comincia ad ingranare seriamente molti multiplatform credo possano tornare esclusive (cosiccome se Ps3 dovesse crollare definitivamente, le esclusive potrebbero andare al 360 in caso di installato consistente, non 10 o 20M).
Sul mettere in secondo piano il mercato giapponese, è una tendenza che si è vista già nella generazione a 128 bit con titoli convertiti miracolosamente e giochi lanciati prima in USA e poi in Giappone, questa non è una cosa nuova.

Biggy

Ecco una conferma :

http://next.videogame.it/html/notizia.php?id=44987

Capcom è pronta a espandersi in occidente
La casa di Resident Evil mette in secondo piano le risorse disponibili in Giappone.
La dirigenza Capcom ha illustrato agli investitori i piani per crescere annualmente attorno al 10% che iniziano con una (ulteriore) attenzione incrementata verso i mercati occidentali.

Infatti, gran parte degli utili per la casa di Street Fighter arrivano, storicamente, dagli Stati Uniti con l'Europa e il Giappone a debita distanza. Anche l'anno (fiscale) scorso, Capcom ha raccolto numeri molto positivi negli USA grazie a Dead Rising e Lost Planet, entrambi oltre il milione di pezzi venduti. In ottica "espansione" si punterà ad acquisire sviluppatori americani o europei e stringere nuove alleanze in occidente, come già fatto per la versione HD di Super Street Fighter II o per MotoGP 07.

Escluse invece, nelle dichiarazioni ufficiali, nuove partnership con sviluppatori e produttori nipponici, in quanto troppo focalizzati (a livello di design) sul pubblico interno al Giappone

Frozzo

Citazione di: Biggy il  2 Luglio, 2007, 14:37:14
Infatti, gran parte degli utili per la casa di Street Fighter arrivano, storicamente, dagli Stati Uniti con l'Europa e il Giappone a debita distanza.

E grazie a sto abnorme taralluccio, in Europa i giochi fino a 6 mesi fa arrivano con ritardi assurdi, adattati male e tradotti pure peggio, ci mancherebbe pure di vedere vendite assurde eh. Cominciassero a sbattersi seriamente e di soldi ne fanno anche qui, che tanto i gusti sono analoghi a quelli americani.

Biggy

Comunque penso sia significativo l'interesse primario di una software house per l'occidente.

Non è il segnale di nessuna svolta, bensì che i npatira vendono esclusivamente prodotti sui generis, Brain Training, Pokemon e affini, e non c'è spazio per il videogioco tradizionale.

Perlomano agl iattuali prezzi delle nextgen (che comuqnue già costano lì meno di quanto non costino qui)


Turrican3

Citazione di: Biggy il  2 Luglio, 2007, 16:36:44Non è il segnale di nessuna svolta, bensì che i npatira vendono esclusivamente prodotti sui generis, Brain Training, Pokemon e affini, e non c'è spazio per il videogioco tradizionale.

Mah, classifiche (globali) di vendita alla mano a me pare che per adesso (perlomeno su DS) stiano tranquillamente coesistendo generi vecchi e nuovi.
E non mi sembra una inversione di tendenza così clamorosa l'investimento di Capcom visto appunto che i suoi franchise han fatto sempre bene in Occidente.

Tornando ai prodotti "sui generis", a parte il discorso modaiolo che ha un grosso peso in Jap, io non sottovaluterei nemmeno il fattore prezzo: i vari Brain Training (che personalmente non paragonerei ai Pokemon) sono in vendita a poco più della metà di un gioco DS tradizionale.

E come detto qualche giorno fa, l'equivalente per Wii è stato un mezzo floppone laddove secondo la tua teoria avrebbe dovuto fare sfracelli.

Insomma, guardare al passato può servire a trovare degli indizi ma non può fornire ragionevoli certezze sugli andamenti di mercato IMHO.