Sono esattamemnte in "quel periodo" da almeno un paio di mesi. Come dicono gli altri è ciclico. Per me nonè la pirma volta e non sarà sicuramente l'ultima. Ogni tanto accendo la 360 per strimpellare i Guns and Buckethead su Guitar Hero 2 e Rock Band (nonostante sia una pippa galattica a 'sti giochi).
Come altri ho accumulato. Credo di avere tipo almeno una 15na di giochi che aspettano di essere iniziati (anche roba ormai discretamente vecchia).

Come per alcuni, non sono in un periodo tranquillo. Oltre a quello, comunque, c'è una forte difficoltà ad iniziare un gioco pensando al tempo che dovrà essere dedicato per finirlo.

Se e quando uscirà Gears 3 non mi "sveglio"... allora mi preoccupo davvero!!! :shooter:

La verità è che siamo vecchi, VECCHI !!!
Siamo delle cariatidi !

Erl sei veeeeecchioooo!

Saluti

Mi piacciono moltissimo gli interventi di Erl, sempre molto personali. Quello che descrive è la stessa cosa che capita pure a me, ma concordo con quello che hanno scritto gli altri ragazzi.
E aggiungo che, nel mio caso, è difficile risvegliare la scimmia se non con una bella "botta" potente. La qualità si trova, ma quello che manca spesso è un titolo che abbia davvero carisma sul serio: profondo, completo, che faccia scuola. Nel mio caso l'ultima vera scimmia era stata Fallout 3; un'altra mia riscoperta poi era stato S.T.A.L.K.E.R. così originale e denso di atmosfera. Per il futuro, anche se lontano, potrebbe esserci un "The Last Guardian" davvero potente come dico io da quello che si è visto.

Citazione di: Rot! il 18 Giugno, 2009, 10:09:18
La verità è che siamo vecchi, VECCHI !!!
Siamo delle cariatidi !

Erl sei veeeeecchioooo!

Saluti

Ma anche no!
Un anno in più o in meno, quando alla prossima torta di candeline ne dovrai spegnere quarantatre, non fan un gran che di differenza.

La realtà, quella che non ci vigliamo raccontare, è che i vg hanno preso una brutta piega. Sono estremamente superficiali, estremamente omologati, spesso solo abbozzati o incompleti.

Il mondo dei vg, come quello della musica, ha raggiunto una certa saturazione delle idee, ed il giocatore esigente questa cosa la "sente" eccome.

Citazione di: CICLOPE il 17 Giugno, 2009, 13:45:00
è ciclico, capita a tutti.
ti tornerà di nuovo la voglia, tra qualche settimana, qualche mese o anche qualche anno.
ma tornerà perchè chi ha amato ed ama i vg, è bambino dentro.

Quoto e' successo anche a medi staccare un po la spina,in quel periodo mi sono dedicato ad anime e manga, ma dopo 6 mesi ho ripreso a giocare tranquillamente, quindi potra tornati la voglia non disperare

Citazione di: maxam il 25 Giugno, 2009, 21:02:23La realtà, quella che non ci vigliamo raccontare, è che i vg hanno preso una brutta piega. Sono estremamente superficiali, estremamente omologati, spesso solo abbozzati o incompleti.

Il mondo dei vg, come quello della musica, ha raggiunto una certa saturazione delle idee, ed il giocatore esigente questa cosa la "sente" eccome.

Quoto, con particolare enfasi sulla parte in grassetto.

IMHO (e lo penso da tempo) è l'effetto più evidente degli interessi economico/finanziari che ruotano attorno al mondo dei viggì.

Oh intendiamoci, i tie-in cinematografici, che a mio modo di vedere erano l'equivalente degli odierni blockbuster alla Assassin's Creed in quanto compensavano il massiccio marketing/hype con l'effetto traino del film al quale si ispiravano, c'erano anche ai tempi di C64/Amiga, e anche allora ogni tanto ci stava pure che la Ocean di turno riuscisse "persino" a tirar fuori un buon gioco.

Il problema è che oltre quello (e non mi stancherò mai di ripeterlo: IMHO quella creatività/propensione al rischio/innovazione non poteva che essere"figlia" dei bassi costi di sviluppo) ti ritrovavi tempestato dai vari Head over Heels, Impossible Mission, Wizball, Sensible Soccer, Populous, Paradroid, Nebulus e compagnia bella.

Datemi pure del nostalgico, del conservatore o chissà cos'altro, però mettiamola su questo piano: ci dovrà pur essere, in termini di innovazioni potenzialmente implementabili, qualche piccola differenza tra fare un viggì con 50 milioni di dollari (per non parlare delle 400 persone che devono lavorarci su come minimo per due anni) e farne uno che richiede(va?) "solo" 180/200 mila, come Braid ad esempio.

Tra parentesi giusto a proposito di Braid, o meglio, del suo creatore Jonathan Blow, c'è una interessante considerazione, che trovate QUA (con relative slide powerpoint), riguardo all'incapacità dei designers di riproporre evoluzioni di concept interessanti che risultavano avvincenti 15-20 anni fa su una macchina come il C64, nonostante oggi si disponga di HW di gran lunga più performante.

Ah vero! Ottima riflessione Max e Turry! Assistiamo sempre più spesso all'impatto della logica "milionaria".
Le ventate di aria fresca, figlie magari di realtà "indie", sono sempre gradite.