[A+C] Umi Monogatari ~Anata ga Ite Kureta Koto~

[Blasor]

Marin (la bionda) e Urin (la piccola) sono due "creature delle acque" (direi "sirene" ma come vedete anche voi c'è un sottile difetto di forma...) che si ritrovano tra le mani un anello placidamente disceso dal "mondo oltre le acque" (comunemente definito, qui, "cielo"). Lo vogliono riportare alla legittima proprietaria, quindi partono alla volta del cielo senza sapere una beneamata fava di cosa aspettarsi.

Premetto: non è brutto. E' semplicemente vittima di una delle concezioni di marketing più assurde che abbia mai visto. La fonte è, infatti, una celebre serie di pachinko, anche virtuali, che personalmente neppure avrei ricollegato se non avessi ricordato qual'è l'ultimo titolo sviluppato dai poveri Irem. Quello che mi manca è il collegamento che la produzione ha trovato per trasformare un gioco d'azzardo prettamente maschile ridondante di fanservice in un "Magical Girls" tendente al pubblico femminile diretto da "Mr majokko" in persona (Junichi Sato, Umi Monogatari si può infatti definire l'ultimo Magical Girls del responsabile di Sailor Moon prima che passasse a Ikuhara dopo la seconda stagione, Magica DoReMi, Princess Tutu ecc.).

Ma Sato è anche il regista di Aria e qui si vede, anche per l'ambientazione acquatica. In generale comunque è pieno di quei siparietti coi personaggi "chibi" e i "pensieri testuali" per cui è famoso.
Dicevo non è brutto, nel contesto dei Magical Girls a maggior merito. Visivamente incantevole e di gran fattura, forse il picco dello studio Zexcs, racconta una storia semplice, molto dolce e drammatica, peraltro nello spazio di dodici episodi + OAV che mi è stato graditissimo data la media-tedio del genere ben più alta. Va detto però che non è per tutti, nonostante il leggero tocco fanservice che risulta persino strano data la regia, è pesantemente zuccheroso e intriso di buoni sentimenti, al punto da poter risultare stucchevole, ma del resto nel genere è così.
Io, che sono solitamente allergico, ho moderatamente apprezzato questa serie. Carini anche gli omake, soprattutto quello del pigiama party