[A+C] Eden of The East

[Blasor]

Non l'avrei mai detto con certi nomi dietro, ma c'è assolutamente qualcosa che non va.
Il soggetto è splendido, puro Kamiyama. Visivamente è bello, pura Production I.G (incluso 3D un po' invadente). Il chara è lodevole nel contesto, insospettabile Chika Umino. Kenji Kawai che musica vabbè, non tra i picchi ma è lui.
Il problema è come il tutto è stato orchestrato. Lo spazio, a dispetto di undici episodi e ben due film, è molto meno di quanto sembri ed era il caso di farlo fruttare meglio. La parte politi-thriller è bella, si segue che è un piacere, ma è costantemente interrotta dalle dinamiche romantiche e di approfondimento personaggi, che tendono pericolosamente allo shoujo (che, santi numi, non ci azzecca nulla) o si appoggiano su sbocchi di sceneggiatura assolutamente inconsistenti. Nel complesso sembra che eventi minori abbiano il potere di influire sui personaggi più del dovuto, mentre quelli seri vengono spesso banalizzati o alleggeriti senza che ce ne sia bisogno.

Ho capito dove si vuole andare a parare, l'ultimo film è stato estremamente eloquente e ho apprezzato il concetto generale, così come le tante citazioni anche cinematografiche, ma il modo con cui ci siamo arrivati, semplicemente, non lo trovo pienamente soddisfacente. Comincio a pensare che Kamiyama faccia meglio a rimanere su progetti "a compartimenti" o lungometraggi, perché quando si trova di fronte ad una sequenza lineare da sviluppare nell'arco di ore e ore, finisce per perdersi un po'.

Bel colpo la opening della serie, con un pezzo degli Oasis.

http://www.youtube.com/watch?v=4pdqeu9LW2c&feature=player_embedded

Peccato causa diritti la versione "internazionale" sia diventata questa:

http://www.youtube.com/watch?v=vMthARaiAhA&feature=player_embedded

[Sensei]

pure a me non ha convinto ma pensavo di essere strano io visto che molti siti del settore ne parlano come un masterpiece...per caritá non dico che sia brutto...ma non un capolavoro 

[Blasor]

Neppure io comprendo, sinceramente, è probabile si siano fermati sui nomi e abbiano abboccato a tutto in funzione di questi, soprassedendo sulle lacune.
Dico sempre che una serie animata basata su sceneggiatura originale, nel senso che non adatta un manga, novel ecc., va apprezzata per il coraggio a prescindere, ma apprezzerei poi un certo livello di realizzazione, soprattutto dallo staff che ha realizzato le due stagioni televisive di Ghost in the Shell.

A monte non posso dire sia brutto anche io, per la componente detta sopra, ma è sicuramente incostante e neanche poco.