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Turrican3

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EPIC: fotorealismo tra 15 anni, ma...

Aperto da Turrican3, 26 Maggio, 2009, 13:35:46

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Turrican3

Citazione di: Rot! il 28 Maggio, 2009, 09:31:21Francamente non vi seguo. Perchè questa considerazione? Non vedo nessun nesso logico.
Poi certo, condivido le parole di Sirio, ma insomma: si tratta di una considerazione del tutto lapalissiana, una vera ovvietà. Di cosa parlate voi quando scrivete fotorealismo? Inizio a pensare di non capire  :)

Credo si debba intendere "fotorealismo" la possibilità di generare un immagine statica e/o un'animazione (tendenzialmente) pressochè indistinguibile dalla realtà, nello specifico il contesto è quello di un videogioco e quindi la grafica in real-time. Ripeto, credo. :sweat: :look:

Ciò premesso, quello che mi domando è: ha senso, in questo ipotetico futuro in cui il fotorealismo è una realtà alla portata dell'HW consumer, metter su un videogioco in tutto e per tutto visivamente analogo ad un filmato "reale" (ma interattivo!) senza che l'ambiente circostante reagisca in maniera altrettanto realistica alle azioni del nostro alter ego virtuale? E' realistico (chiedo venia per il gioco di parole) pensare che tutto questo sia qualcosa in cui le software house debbano investire tra 10-15 anni come profetizzato ( :hihi: ) da Sweeney?

Secondo me il nesso c'è perchè bisogna capire quali siano le esigenze (videoludiche) di avere una grafica fotorealistica. Se questa esigenza c'è (per la cronaca, io non ne sento particolarmente il bisogno, PS360 e PC han fatto vedere cose che ritengo assolutamente soddisfacenti) vorrei capire -per farla breve- cosa abbiamo da guadagnarci da un mondo virtuale che sembra vero finchè non ti sbatte sul muso un muro invisibile o che so, una vetrata che non si rompe o se lo fa non ti consente di attraversarla una volta fatta a pezzi.

Rot!

#16
Premetto che condivido l'assunto di base: anche io non sento l'esigenza di una mimesi perfetta della realtà. A me poi praticamente bastava l'hw della vecchia generazione, figuriamoci!

Mi sembrava quasi che sostenessi che un realismo visivo maggiore o assoluto trasformasse ipso facto il mondo in un blocco di granito.
Insomma avevo inteso Roma per toma, perchè ora direi che la tua idea è che in condizioni di fotorealismo i limiti di un gioco sembrerebbero assurdi e - immagino - porterebbero ad una sorta di disincanto.
Non saprei... credo che sempre, quando ci si mette a giocare, si accetta di interagire con un sistema di norme e quindi implicitamente si accettano le incongruenza che da queste norme derivano: la barra di energia, il limite nel numero di azioni e, se è il caso, anche un muro invisibile.
Di  recendete Recchioni su GamePro lamentava il fatto che in RE5 dei mostri non umani droppassero delle munizioni, una considerazione metà fessa, metà inutile, a mio umilissimo avviso.

Ad oggi la produzione cinematografica che più si avvicina all'obiettivo del fotorealismo è Beowulf.
Siamo eoni avanti al migliore dei videogiochi eppure le immagini non sono affatto fotorealistiche e denunciano smaccatamente la loro natura digitale, l'effetto uncanny valley poi è sempre dietro l'angolo.



Condivido l'assunto di Turry in generale, ma non nascondo di essere interessato come Sirio ad un avanzamento tecnico - avanzamento che vedo geneticamente connaturato con il medium videoludico, non è propriamente una scelta: nei limiti del possibile i videogiochi sfrutteranno tutta la tecnologia presente.
La cosa mi interessa come giocatore nel momento in cui non nego di vedere delle potenzialità nella rappresentazione di una venezia quattrocentesca viva e pulsante (come in Assassin Creed), piuttosto che in architetture megalitiche e silenziose (come nei progetti di Ueda).
Sia chiaro, quello che mi preme è la libertà espressiva e stilistica, non la riproduzione della realtà. Continuo a pensare che meno limiti rappresentino almeno in parte più possibilità di manovra. Deve essere così. Io ci spero.

Saluti

Turrican3

#17
Citazione di: Rot! il 28 Maggio, 2009, 11:22:42Mi sembrava quasi che sostenessi che un realismo visivo maggiore o assoluto trasformasse ipso facto il mondo in un blocco di granito.

No no, assolutamente. :)

CitazioneInsomma avevo inteso Roma per toma, perchè ora direi che la tua idea è che in condizioni di fotorealismo i limiti di un gioco sembrerebbero assurdi e - immagino - porterebbero ad una sorta di disincanto.

Se fossero troppo evidenti sì, la cosa mi stonerebbe non poco in quel contesto. E' per questo che (fermo restando che trovo sia pura utopia immaginare un gioco privo di limiti, semmai auspico che tali, IMHO inevitabili limiti siano implementati in maniera più credibile e coerente: non mi incavolo se mi blocchi piazzandomi davanti una montagna, trovo viceversa ridicolo ritrovarmi impotente davanti a un muro invalicabile... alto mezzo metro) mi/vi domando se tutto ciò abbia un senso. Anche perchè...

CitazioneContinuo a pensare che meno limiti rappresentino almeno in parte più possibilità di manovra. Deve essere così. Io ci spero.

...sono obbligato a chiedermi: se ad ogni generazione raddoppiamo (come minimo) i costi di sviluppo, a cosa mi serve avere meno limiti tecnici se poi tutto questo rimane confinato ad una elite oligarchica di sviluppatori con budget a cinque stelle? Non rischiamo così di spostare il problema (compromesso tecnico --> compromesso economico) peggiorando le prospettive -teoriche- di libertà espressiva?

PS: mi scuso ancora se l'argomento suona come ripetitivo: so bene che ne abbiamo parlato diverse volte, ad esempio in questo thread un paio di mesi fa, il fatto è che lo trovo sinceramente interessante per le prospettive a medio e lungo termine (ma anche breve, così la facciamo completa :notooth:) del mondo dei viggì. :red:

Blasor

Citazione di: Rot! il 28 Maggio, 2009, 09:31:21
Francamente non vi seguo. Perchè questa considerazione? Non vedo nessun nesso logico.
Poi certo, condivido le parole di Sirio, ma insomma: si tratta di una considerazione del tutto lapalissiana, una vera ovvietà. Di cosa parlate voi quando scrivete fotorealismo? Inizio a pensare di non capire  :)

Saluti

E' un po' quello che dicevo quando parlavo della patina di "finto" che non deve mai mancare, il "realismo videoludico" contrapposto a quello vero e proprio. Il realismo videoludico deve risultare, appunto, al massimo "credibile" e non "fotorealistico". Semplicemente per me questi due termini hanno un valore piuttosto diverso tra loro ed è oltre il primo che non si dovrebbe mai sconfinare.

Rot!

#19
Citazione di: Turrican3 il 28 Maggio, 2009, 12:30:26
Se fossero troppo evidenti sì, la cosa mi stonerebbe non poco in quel contesto.

Probabilmente faccio fatica ad astrarre, gli esempi portati mi paiono limiti di cattivo design o cose del tutto accettabili. Magari in futuro sarà diverso e patirò questi problemi, ma già oggi c'è chi si lamenta di questo genere di cose - che non si possa abbattere un muro, che non è realistico mettersi in tasca un bazooka, che non si possa irrompere in ogni casa, che gi eventi sono scripatati e via dicendo... cose che a me, se il gioco è ben pensato, in tutta onestà non preoccupano o annoiano affatto.

Citazione...sono obbligato a chiedermi: se ad ogni generazione raddoppiamo (come minimo) i costi di sviluppo, a cosa mi serve avere meno limiti tecnici se poi tutto questo rimane confinato ad una elite oligarchica di sviluppatori con budget a cinque stelle? Non rischiamo così di spostare il problema (compromesso tecnico --> compromesso economico) peggiorando le prospettive -teoriche- di libertà espressiva?

Tremo per i tuoi stessi timori,non so che dire e per di più di economia non capisco un accidenti. Verosimilmente andrà trovato un equilibrio e quando i costi non saranno più sostenibili questa caccia all'oro avrà necessariamente termine.
Annoto a latere che ad oggi, a meno che non si sia dei vetero-passatisti-nostalgici, l'avanzamento tecnologico (intendiamoci, non solo grafico, ma complessivo) ha aperto nuove vie o perlomeno ha portato ad una progressiva evoluzione del gameplay. E' stato così da dai 16 ai 32 bit,idem con la scorsa generazione e, sebbene io sia molto critico con la presente, continuo a pensare che alla fine qualcosa di valido ci rimarrà in mano. Non vedo motivo di pensare che non sarà così in futuro.

Saluti

PS: in ogni caso la smetto qui, non mi interessa affatto la querelle sul realismo e non ha senso che possa sembrare che mi erga a campione di queste istanze quando al contratio sarei contento di mettere le mie manine pacioccose su GodHand o Rez, roba che sembra ormai relegata ad un passato remotissimo.

Frozzo

Citazione di: Turrican3 il 28 Maggio, 2009, 12:30:26
...sono obbligato a chiedermi: se ad ogni generazione raddoppiamo (come minimo) i costi di sviluppo, a cosa mi serve avere meno limiti tecnici se poi tutto questo rimane confinato ad una elite oligarchica di sviluppatori con budget a cinque stelle? Non rischiamo così di spostare il problema (compromesso tecnico --> compromesso economico) peggiorando le prospettive -teoriche- di libertà espressiva?

Mh, ci pensavo l'altra notte al cesso e comincio a credere che il futuro del mercato videoludico si dividerà, ancora più di quanto non sia divisa ora, fondamentalmente in 4 grossi livelli, ovvero
1)Hardware House (Sony, Nintendo, Microsoft, in futuro dico anche Samsung e Apple) che dovranno creare tool di sviluppo estremamente user friendly e che possano dare il massimo sin da subito per evitare perdite di tempo o crescite "fittizie" della qualità grafica, probabilmente da questo dipenderà molta della concorrenza che si faranno in futuro.
2) Mega Software House (EA, Epic, Valve, ID, forse Capcom e Konami) che saranno deputate a creare middleware competitivi e facili da programmare, con routine fisiche e tecniche implementabili nel minor tempo possibile, ovviamente queste faranno pacchi di soldi perchè saranno le sole ad avere finanze e risorse umane in grado di sfornare motori competitivi.
3)Software house classiche, ridimensionate nei numeri (niente più team da 200 persone) che tireranno fuori l'80% dell'offerta senza però avere sulle spalle l'onere della ricerca & sviluppo dei motori grafici, potendoli comprare con, ipotizzo io, una qualche sorta di "aiuto" esterno (anche dagli stati, perchè no).
4) Singoli Utenti, per mod e giochi alla world of goo che in un futuro prossimo credo avranno le luci della ribalta dei vari marketplace su console, enormemente più di quanto non avvenga ora dove, per certi versi, siamo ancora nella fase pionieristica.

Io credo che se vogliono veramente perseguire, come pure mi pare logico, la strada del progresso hw per via di parallelizzazione estrema delle future gpgpu, il modello di business non dovrà essere eccessivamente dissimile da questo.