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[A+C] Okusama wa Mahou Shoujo

Aperto da Blasor, 4 Febbraio, 2022, 00:17:23

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Blasor



Altro backlog tolto, anche perché si sta avvicinando all'introvabile.
Ureshiko è ormai adulta e Cara dolce Kyoko inside, nonostante questo è ancora segretamente la custode-maghetta della sua città che continua a proteggere nonostante il vestitino le stia ormai stretto (in tutti i sensi). Come Kyoko spunta un avventore più giovane le fa perdere la testa, tuttavia Ureshiko non è vedova ma separata e l'ex marito è nei paraggi. Innamorarsi davvero può farle perdere i poteri, mentre dal regno magico arriva la nuova, giovane custode mandata per prendersi la carica con la forza, dato Ureshiko non la vuole assolutamente mollare...
Praticamente Vita da strega + Sally la maga (che già si ispirava alla serie americana) con spruzzata di Pierjokko. I rimandi a Sally si sprecano ma è evidente l'intenzione di riportare il focus sulla donna adulta e il conflitto con la gioventù, cercando di rispondere alla fatidica domanda: e se la maghetta arrivasse a sposarsi con ancora i poteri?
Terza e ultima opera originale creata e diretta da Hiroshi Nishikiori (la precedente era Gad Guard), noto più che altro come il regista di Azumanga Daioh, Angelic Layer e Toaru Majutsu no Index. Similmente a Gad Guard il concept è validissimo ma la realizzazione si perde col tempo, pur senza affossare prodotti che restano davvero interessanti in un panorama che spesso la storia originale non la premia. Il chara è quello di Utena, anche se Shin`ya Hasegawa è a ragione più ricordato come animatore e pure qui, infatti, non mancano sakuga di pregio. Esce nel periodo d'oro dello studio J.C. Staff, soffocato da altre serie che diventeranno molto più famose e di successo.
Che dire, in superficie majokko tendente allo sporcelloso e persino quell'ambito è curato (protagonista fascinosa, trasformazioni creepy nella loro bellezza e la scena della sveglia nei primi episodi è un piccolo capolavoro di fanservice), in realtà più seinen di quanto si possa pensare e già un piccolo tentativo di decostruire le maghette, per certi versi migliore e per altri peggiore di un Madoka Magica a caso. Forte la prima metà, fase calante successiva soprattutto perché ha in mano un poker ma non lo sfrutta a dovere, porta comunque degnamente a casa il risultato nonostante tutto, restando l'amaro in bocca per tutto ciò poteva essere e non è stato fino in fondo. Come altre opere dove la piccola ma grande città è in parte protagonista e sviscerata qua e là, ho molto apprezzato questo aspetto mentre il dilemma umano, sentimentale e di scopo della protagonista è probabilmente la parte migliore. Bella trovata oltre tutti i confronti generazionali è la gestione dei poteri, legati alla crescita più che alla castità e inseriti in una metafora matrimoniale dove sono richiesti sacrifici sia per mantenerli che per "divorziarne". Parte non troppo centrale ma sicuramente d'impatto quella dell'ex marito, non a caso le scene più dure sono quelle delle interazioni tra i due ex.
Tutto tranne che perfetto ma di cose così se ne fanno sempre meno, per questo ritengo vadano viste almeno una volta. Un anime che le femministe non dovrebbero toccare nemmeno con un bastone però, altro motivo per cui sta scomparendo oltre il disinteresse generale.