Analisi del costo di Playstation dal 1995: Ps4 è davvero mezzo passo avanti.

Aperto da Biggy, 26 Novembre, 2016, 22:56:27

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Turrican3

Citazione di: Sensei il 28 Novembre, 2016, 21:20:54sono d'accordo. Dobbiamo renderci conto che stiamo parlando non solo di due mercati diversi ma anche di due oggetti percepiti in maniera diversa.

Indubbiamente. :sisi:
E poi come dice Giulo un sacco di 'sti gingilli vien via con abbonamenti e/o finanziamenti vari...

Tornando al listone prezzi (e ribadendo come il fattore valuta abbia ampiamente falsato la percezione, appena attenuata dal passaggio all'euro, e di conseguenza i calcoli di Biggy), espando un pochino il concetto commentando meglio due cose interessanti:

- il prezzo delle console di successo è rimasto quasi sempre contenuto entro i 300$; vero è che alla fin fine PS3 ha recuperato alla grande ma lo ha fatto a carissimo prezzo (e per adesso tralasciamo gli investimenti sul Cell, che nelle intenzioni di partenza doveva trovare sbocchi anche al di fuori del mercato videogiochi); al momento l'unica eccezione parrebbe essere proprio PS4, ma proprio per questo come si fa a dire con certezza che anche al prossimo giro si partirà da 400 o più dollari/euro ?

- al tempo stesso, un prezzo relativamente abbordabile NON è garanzia di successo: abbiamo infatti un significativo 30% circa di macchine lanciate al di sotto della famigerata soglia dei 300$ che hanno fallito in maniera più o meno consistente. Questo a mio parere conferma che i listini contenuti sono sicuramente da tenere d'occhio il più delle volte, ma che la via per incontrare il favore del pubblico è comunque complessa, con una moltitudine di fattori in gioco.


Detto questo, a mio avviso il problema di Biggy è a monte, ovvero nell'associare il salto generazionale al prezzo (e del farlo prendendo come base di calcolo i prezzi europei). A tal proposito, e fermo restando che le dinamiche del mondo console sono MOLTO diverse da quelle del mondo PC cui si dovrebbe puntare se davvero l'interesse fosse esclusivamente quello della forza bruta, inviterei alla lettura di questo - invero complesso - articolo che qualche anno fa avevo portato all'attenzione del forum, e che sembra stia azzeccando piuttosto bene le previsioni.

Turrican3

EDIT - originariamente postato nella discussione su PS4 Pro / Scorpio, ripensandoci forse sta meglio qua

===========================

Secondo me i problemi sono due: salti generazionali sempre più complicati e ristagno concettuale.

1. In merito ai primi, oltre che rimandare nuovamente a questo articolo (ocio alle date!), non posso che ribadire come, per me, i salti veramente significativi siano stati due: quello del passaggio da MD/SNES a PSX/Saturn/N64 perchè ha introdotto la terza dimensione, e quello della generazione successiva (ovvero PS2/Dreamcast/Gamecube) perchè ha cementato la suddetta spazialità in maniera definitiva, offrendoci per la prima volta sprazzi di notevole computergrafica in tempo reale, talvolta quasi fotorealistica.

Ad oggi per come la vedo io un buon 90% di quello che è venuto dopo si è limitato a rendere più massiccio l'impatto grafico, migliorando il quantitativo dei pixel e/o dell'illuminazione e/o dei modelli tridimensionali.

2. La faccenda concettuale, che forse è ancora più "pesante".
Se ne discuteva in chat l'altro giorno e in massima parte mi sento di condividere il parere di chi affermava che, sostanzialmente, una buonissima parte dell'offerta attuale offre ben poco di diverso da ciò che si poteva fare tre lustri addietro su macchine di classe PS2... online incluso, che ricordiamo era già una realtà in quella generazione.

Non saprei dire come se ne possa uscire, comprendo ovviamente come sia complicato e forse financo irrealistico pretendere di essere continuamente stupiti, comprendo molto meno la folle corsa ai costi di sviluppo da polpettone hollywoodiano che limitano intrinsecamente la propensione al rischio*.

Per quanto mi riguarda in un contesto videoludico non è certo il quadruplicare dei pixel a schermo che mi fa gridare al miracolo, anzi a dirla tutta nei casi in cui è possibile dirotterei la potenza supplementare delle varie Pro e compagnia cantante su un banalissimo selettore che consentisse di scegliere tra fluidità elevata e qualità dell'immagine (sottocampionamento) a prestazioni pari o superiori.

* = qui però temo ci sia anche una componente di immaturità - o... boh, non saprei definirla - di chi regge la baracca, come faceva notare il signor Swift a proposito degli investimenti su "Il Signore degli Anelli" in questo articolo su Gamasutra

Biggy

Il dimezzamento dei prezzi degli hardware é stato un boomerang, perché da una parte ha portato ad un illusorio aumento delle vendite nella fase iniziale, dall'altro ha portato una perdita di intetesse del pubblico verso oggetti il cui dimezzato (rispetto a ciò che ci si aspetterebbe analizzando la storia: in passato la nextgen permetteva cose prima impossibili, a questo giro solo ritocchi grafici di concept vecchi, con le midgen almeno ad adeguare le risoluzioni video agli standard odierni e/o stabilizzare il frame rate ) potere computazionale porta ad un minore appeal.

Le microtransazioni sono l'altra faccia della stessa medaglia.

I giochi costano la metà di quello che dovrebbero, da una parte perché, come noto a chi conosce e capisce, la moneta si svaluta con gli anni: 60 euro del 1997 equivalgono a 85 euro oggi.

D'altra parte, esattamente come in ambito hardware crescono gli standard da soddisfare (e questi richiedono una crescita non lineare ma quasi esponenziale di potenza ad ogni giro), in ambito software crescono i costi per realizzare titoli sempre più ampi, più ricchi e "veri".

Come può quindi un gioco che costava 70 euro 10 anni fa, continuare a costare 70 euro oggi?

Se la toxic culture del pubblico (che pretende la botte piena e la moglie ubriaca, che una volta la vuole cotta e l'altra la vuole cruda ed in entrambi i casi pretende che la colpa sia di chi gliela cucina) non viene educata alla crescita ma anzi assecondata ad ogni capriccio, ci.si ritrova poi nei guai, ad essere ostaggio di un manipolo di tossici e a non sapere come tirare avanti.

Abbassare il prezzo delle console significa che poi ne devi lanciare un'altra a metá generazione per andare in soccorso della prima che arranca, e degli sviluppatori che devono prensersi colpe non loro (e alcuni si sono sfogati) per non aver realizzato prodotti all'altezza delle illogiche aspettative.

Abbassare il prezzo dei giochi significa che devi vessare i programmatori obbligandoli ad un superlavoro, generando sempre crescenti malcontenti, fuoriuscite di talenti e chiusure degli studi che costerebbero troppo rispetto al ricavato, oltre che obbligare i team a "non poter sbagliare" annullando creatività e qualità, puntando solo a guadagni sicuri presso il pubblico di massa.

La soluzione è lanciare console da almeno 899 euro e giochi tripla a da 150€, lasciando i precedenti 70€ ai titoli indie o "doppia A" o a quelli con microtransazioni (e console da 399€ limitate al 1080p).

Certo, perché se non hai il coraggio di farti pagare un titolo per quello che dovrebbe costare, poi in qualche modo devi rientrare delle spese fatte, e devi recuperare mollica a mollica una pagnotta che non hai potuto avere subito, per paura della reazione del pubblico.

Un gioco "top" per SNES lo pagavo 169000 lire nel 1994.
Oggi quella cifra corrisponde a 139€.
Inutile obiettare che c'era il costo della cartuccia, perché programmare un tripla A oggi costa molto di più che farlo allora, quindi le cose si bilanciano.

La disgrazia di oggi é il cercare di mantenere invariati o anzi diminuire i prezzi, senza preoccuparsi minimamente del valore di quello che si offre.

Chiaro che poi c'è contrazione dei volumi di vendite: offri roba scialba che non entusiasma più nessuno, entrando in una spirale di defrado che può essere arrestata solo con un atto di coraggio.

Danziger

Insomma, evviva Ken Kutaragi e PS2 a 899 mila lire, per non dire di PS3 a 599 euro!  :inlove:

Frozzo

Citazione di: Biggy il 11 Novembre, 2017, 13:18:23
La soluzione è lanciare console da almeno 899 euro e giochi tripla a da 150€, lasciando i precedenti 70€ ai titoli indie o "doppia A" o a quelli con microtransazioni (e console da 399€ limitate al 1080p).

Mi pare una strategia vincente, proponila a Sony e Microsoft e vedrai che ti accoglieranno a braccia aperte. Solo, evita di proporla a Nintendo che io senza robe della qualità di Zelda non potrei più vivere  :'(

Danziger

Citazione di: Frozzo il 11 Novembre, 2017, 14:23:33
Mi pare una strategia vincente, proponila a Sony e Microsoft e vedrai che ti accoglieranno a braccia aperte. Solo, evita di proporla a Nintendo che io senza robe della qualità di Zelda non potrei più vivere  :'(

Veramente!
Io a 150 euro a gioco smetterei di giocare!
Roba da pazzi!

Evidentemente c'è a chi una simile cifra non spaventerebbe.

Però addio mercato di massa poi.

Ci guadagnerebbero anche meno!

Ecco perché, per fortuna, non succederà mai!

Turrican3

Basterebbe riflettere un attimino per capire che innalzare i prezzi dell'hardware (e adesso, nuova genialata, pure quelli del software: perchè TUTTI sentiamo il bisogno degli indie a 70€ :|) in maniera così significativa quasi certamente porterebbe ad una ulteriore contrazione del mercato.

Se il mercato si contrae diventa più difficile recuperare gli investimenti nel software.

Se diventa più difficile recuperare gli investimenti nel software significa che devi scegliere se abbassare i costi di produzione oppure incrementare il prezzo al pubblico.

E così via in una spirale senza uscita... nella quale peraltro siamo già entrati da tempo: si fanno GIA' meno giochi di fascia alta (e qualcuno lo diceva da tempo)

Non tutti hanno capito... e a questo punto, probabilmente, non lo capiranno mai.

Blakpower

Tutto molto bello.
Io penso che leggendo questo post, 12 economisti oggi si sono tolti la vita.

Sensei

lo sapevo che era inutile studiare e lavorare per prendere un mba..

Bluforce

Citazione di: Danziger il 11 Novembre, 2017, 14:45:40
Io a 150 euro a gioco smetterei di giocare!
In realtà già oggi i giochi possono costare cifre enormemente superiori.
Tre giorni fa è uscita la notizia secondo la quale Ubisoft per la prima volta ha avuto più incassi dalle microtransazioni che dalla vendita dei giochi in formato digitale.

DLC, season pass, microtransazioni, loot box, (ed anche alcune edizioni da finti collezionisti, Ubisoft ne è maestra), fanno schizzare i prezzi dei giochi in modo anche incontrollato.
Dai un "GTA Online" ad un ragazzino su una PS4 con collegata una carta di credito e vedrai ben presto sbiancare i genitori.

Sulla polemica del prezzo delle console invece non mi sento di dire più niente rispetto a tutto quanto è stato detto in passato.
Aspetto da mesi risposte tecniche da Biggy, mai arrivate, per cui è tempo perso.

Turrican3

Ho spostato qui la discussione perché più in tema.

Aggiungo solo che mi piacerebbe davvero capire cosa c'è dietro il ragionamento odierno di Biggy, considerato ad esempio che anni addietro lui stesso si rendeva conto di quanto pesasse (in negativo) e criticava pesantemente il prezzo fuori mercato di PS3.

Boh! :|

Giulo75

Citazione di: Biggy il 11 Novembre, 2017, 13:18:23

Come può quindi un gioco che costava 70 euro 10 anni fa, continuare a costare 70 euro oggi?


Volumi di vendita sempre piu' elevati. Costi fissi ammortizzati(ci sono poche major proprietarie di piu' studi che realizzano piu' videogiochi). DLC a manetta, ecc...

Il gioco SNES lo pagavi 169.000 lire perche' se ne vendevano una manciata in tutta Italia.
E ancor prima le cartuccie dell'Atari costavano oltre 200.000 lire.
Non parliamo di quelle per il Commodore... :hihi:

Giulo75


Danziger

Citazione di: Bluforce il 11 Novembre, 2017, 17:41:16
In realtà già oggi i giochi possono costare cifre enormemente superiori.
Tre giorni fa è uscita la notizia secondo la quale Ubisoft per la prima volta ha avuto più incassi dalle microtransazioni che dalla vendita dei giochi in formato digitale

Sicuramente, ma non per me...  :inlove:

Biggy