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Gamers4um - Area Principale => Off Topic => Discussione aperta da: SilentBobZ il 7 Marzo, 2019, 08:25:31

Titolo: [MOVIE] A GIRL WALKS HOME ALONE AT NIGHT
Inserito da: SilentBobZ il 7 Marzo, 2019, 08:25:31
(https://www.gamers4um.it/public/smf/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fwww.artslife.com%2Fwp-content%2Fuploads%2F2016%2F06%2FGIRL_POSTER_V6_flat.jpg&hash=77943800231b7891a9160bc010c0360addbf3413)

https://youtu.be/_YGmTdo3vuY

Avevo incrociato questo titolo tempo fa, ieri Alice mi chiede di recuperare il fumetto del film perchè deve studiarlo e dare un esame che finirà con la visione ed il commento del film.
Ho recuperato il film, molto bello a mio avviso, di nicchia di super nicchia.

Vi incollo trame e giudizi che condivido

Una decapottabile anni Cinquanta, conquistata con 2191 giorni di lavoro, e un vecchio padre che si buca: sono queste le coordinate dell'esistenza di Arash, giovane di Bad City, città mediorientale affidata al respiro delle pompe di petrolio e alle sorprese della notte. Ed è rigorosamente di notte, introdotta dal rotolare strisciante dello skateboard, che fa la sua comparsa una ragazza misteriosa, che indossa il chador come un mantello e beve sangue umano.
Girato a Taft, California, ma idealmente ambientato nell'Iran che fa parte della biografia della regista Ana Lili Amirpour, A Girl Walks Home Alone at Night è un film che affascina per la bellezza del suo bianco e nero e per la geometria leggera e perfetta del suo racconto (sei personaggi e un gatto in tutto), ma conquista per la qualità della sua ironia. Una qualità dolce e malinconica, che sfrutta il mito del vampiro per raccontare la vita prima che la morte.

UN FILM CHE AFFASCINA PER LA BELLEZZA DEL SUO BIANCO E NERO E PER LA GEOMETRIA LEGGERA E PERFETTA DEL SUO RACCONTO, MA CONQUISTA PER LA QUALITÀ DELLA SUA IRONIA. Marianna Cappi

A Bad City, una vampira fa giustizia di tossici e magnaccia, fino a quando conoscerà l'amore. Un film horror di una regista iraniana. In Italia, quasi una rarità. Poi, certo, è stato girato in America, ma resta la sostanza e la paternità. Sembra una pellicola neorealista o il risultato di un cocktail di Sergio Leone, mischiato con Almodovar e Lynch. Maurizio Acerbi Il Giornale

Film non arrivato in sala in Italia ( :( ) ma si recuperano i sottotitoli  italiani in rete