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Turrican3

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Manhunt 2... annamo bene...

Aperto da Quelo, 21 Giugno, 2007, 12:50:37

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Quelo

MINISTRO GENTILONI BLOCCA LANCIO MANHUNT 2

ROMA - Il videogioco Manhunt 2 (Caccia all'uomo 2), basato su inseguimenti e omicidi brutali, incoraggiando a uccidere in maniera efferata, non uscirà in Italia. Il ministro Paolo Gentiloni lo ha bloccato oggi, dopo il divieto in Gran Bretagna e Irlanda e l'appello ieri di Telefono Azzurro alle istituzioni italiane. Disponibile per le consolles Playstation 2 e Nintendo Wii, sviluppato dalla società americana Rockstar Games, sarebbe dovuto uscire in Italia, distribuito dalla Take 2 Interactive Italia il 13 luglio. Il tema della violenza dei videogiochi arriverà all'ordine del giorno della Conferenza dell'Isfe, prevista a Bruxelles il 26 giugno, con la partecipazione di Vivianne Reding, della Commissione europea per l'informazione e le tecnologie. L'ISFE é l'organismo associativo europeo che riunisce i produttori di videogiochi. E' stato lo stesso ministro Gentiloni, informa una nota del ministero delle Comunicazioni, a chiedere al presidente dell'Isfe di affrontare il tema a livello europeo.

Il Presidente dell'Isfe ha accolto la richiesta e il problema di Manhut 2 è stato inserito al primo punto all'ordine del giorno. Le statistiche più recenti hanno evidenziato che i videogiochi hanno un ruolo sempre più importante nel tempo libero di tutte le generazioni. Se è vero che il pubblico dei videogiocatori ha un'età media sempre più alta in Italia intorno ai 28 anni , dall'altro è anche vero che il videogioco é sempre più un fenomeno di massa nelle giovani generazioni, tanto che quasi il 100% dei bambini/ragazzi italiani tra i 4 e i 17 anni utilizza più o meno frequentemente i videogiochi, secondo i dati Italia 2006 del rapporto GfK-Eurisko sull'Industria videoludica. In considerazione del crescere dell'età media dei giocatori, gli editori hanno iniziato a sviluppare videogiochi adatti a questo mercato più maturo. Già dal 2003 sotto l'egida della Commissione Europea, l'industria videoludica ha scelto di dotarsi di un sistema di autoregolamentazione che comporta l'adesione ad una serie di regole di condotta che vanno dalla classificazione del prodotto alla sua promozione e pubblicità, dalla previsione di una procedura di contestazione ad un impianto di sanzioni per i produttori aderenti. Il sistema, denominato PEGI Pan European Game Information - si applica a tutti i videogiochi. Il PEGI prevede prima un'auto-valutazione dell'editore, successivamente il vaglio da parte di un ente amministratore indipendente, il NICAM (Netherlands Institute for the Classification of Audiovisual Media).

Nel caso di controversie, è previsto un ente terzo denominato PEGl Complaints Board (PCB) formato da un gruppo di esperti in protezione dei minori, e il PEGI Advisory Board, composto dai rappresentanti dei governi nazionali. La storia dei videogiochi è costellata di divieti e polemiche. Oltre al caso di Manhunt 2 ci sono quelli di Armageddon, di Mortal Kombat, di Doom (videogioco spara-spara che dopo il Massacro della Columbine High School in America nel 1999 venne visto come ispiratore della strage da alcuni parenti delle vittime), di Grand Theft Auto III e poi del suo sequel di Vice City (anche le prostitute americane si schierarsi contro questo videogioco dove era possibile maltrattarle come del resto qualsiasi altra persona). Infine, tra gli ultimi casi quello di Rule of Rose, dove si vociferava ci fosse di una bambina sepolta viva dalle sue amiche.


:ohno: :ohno: :tsk:

Turrican3

Ti dirò, non mi dispiace più di tanto.

Sono un po' stufo di questa roba, troppa violenza gratuita, è davvero necessaria? Anche perchè poi non di rado finiscono per giocarci bimbetti... :tsk:

Sarò troppo bacchettone forse, sarà che è un genere che non mi ha mai appassionato più di tanto... però la penso così. :sweat:

Rot!

Al riguardo non condivido affatto l'opinione del Turry e mi rifaccio integralmente agli articoli di Ivan Fulvo e del Bittanti.

In ogni caso: Caccia all'uomo 2.  :lol2:

Saluti

Turrican3

#3
Un secondo: premesso che non sapevo di questa presa di posizione di Nintendo e Sony negli USA, riportata nell'articolo di Bittanti (la cui critica nello specifico mi trova daccordo), il problema della censura lo trovo condivisibile per un motivo ben preciso, ovvero che di fatto i controlli sono inesistenti.

Sono certo che buona parte dei rivenditori (per non dire tutti) si faranno ben pochi scrupoli a vendere un gioco "per adulti" al primo bamboccio che gli capita a tiro. E' questo che non va bene IMHO.

Certo è una bella gatta da pelare... (gli esempi portati da Bittanti riguardo libri/film danno da pensare :sweat:)

Rot!

#4
In generale potrei anche condividere il giudizio negativo su Manhunt2 e, per indole, non amo perdermi in discussioni che riguardano lo statuto artistico dei videogiochi. Di fatto credo che bisognerebbe vedere in che modo viene usata la violenza,  se con ironia come in GTA, se con gogliardico eccesso (e quindi innocua) come in God of War, se con finalità "catartiche" come in Silent Hill...
Ma in ogni caso il punto è che immagino che sia l'utenza -noi- a dover scegliere e premiare o bocciare le scente di una softco, non certo il legislatore.

Non condivido neppure la pretesa che la censura venga applicata dai rivenditori. Sarebbe necessario un po' di buon senso, certo, ma credo che in ultima istanza per quanto riguarda i "bambocci" la responsabilità sia dei genitori. E, come nota MBF, per i videogiochi un sistema di classificazione di fatto c'è.

Saluti

Giulo75

Se non sbaglio l'hanno bloccato anche Inghilterra. Se effettivamente il gioco e' un'accozzaglia di brutale violenza insensata, fatto pure alla caz.zo come il precedente, magari hanno fatto bene? Quando un gioco e' stupidamente violento e' giusto che faccia la fine del sacchetto dell'immondizia.

CitazioneSono certo che buona parte dei rivenditori (per non dire tutti) si faranno ben pochi scrupoli a vendere un gioco "per adulti" al primo bamboccio che gli capita a tiro.
Le grosse catene si. I piccoli negozianti invece rischiano di beccarsi la denuncia dal genitore di turno. :whistle:

Turrican3

Citazione di: Rot! il 21 Giugno, 2007, 15:12:49Di fatto credo che bisognerebbe vedere in che modo viene usata la violenza,  se con ironia come in GTA, se con gogliardico eccesso (e quindi innocua) come in God of War, se con finalità "catartiche" come in Silent Hill...

Ci metterei pure God Hand a questo punto. :)

CitazioneMa in ogni caso il punto è che immagino che sia l'utenza -noi- a dover scegliere e premiare o bocciare le scente di una softco, non certo il legislatore.

In generale sarei pure daccordo, ma se si superano certi eccessi (e ho paura sia questo il caso) credo sia giusto mettere dei paletti.

CitazioneNon condivido neppure la pretesa che la censura venga applicata dai rivenditori. Sarebbe necessario un po' di buon senso, certo, ma credo che in ultima istanza per quanto riguarda i "bambocci" la responsabilità sia dei genitori. E, come nota MBF, per i videogiochi un sistema di classificazione di fatto c'è.

Infatti a me basterebbe quello tutto sommato.
Ma se il ragazzino si fa un giretto al centro commerciale mentre i suoi fanno la spesa e decide di comprare Manhunt non so fino a che punto si possa dare la colpa ai genitori se il negoziante nonostante il 18+ in bella mostra sulla scatola glielo vende lo stesso. :sweat:

Ma poi figuriamoci... in un modo o nell'altro ci giocano ugualmente e penso lo sappiamo tutti. Forse con un po' di clamore in meno nessuno ci farebbe poi troppo caso.

Rot!

#7
Citazione di: Turrican3 il 21 Giugno, 2007, 15:47:41
In generale sarei pure daccordo, ma se si superano certi eccessi (e ho paura sia questo il caso) credo sia giusto mettere dei paletti.

Non condivido: in questo atteggiamento c'è una sfiducia nelle capacità critiche individuali che non posso fare mia. Non vedo motivo per supporre che qualcuno meglio di me possa per legge scegliere cosa io non possa giocare. E presumibilmente senza che abbia mai toccato un pad.

Saluti

Rot!

Al riguardo linko anche un pezzo di Bittanti sul caso Rule of Rose.

http://www.videoludica.com/news.php?news=566

Saluti

Turrican3

Citazione di: Rot! il 21 Giugno, 2007, 16:01:13in questo atteggiamento c'è una sfiducia nelle capacità critiche individuali che non posso fare mia. Non vedo motivo per supporre che qualcuno meglio di me possa per legge scegliere cosa io non possa giocare. E presumibilmente senza che abbia mai toccato un pad.

Beh inutile dire che non credo siano in ballo le capacità critiche di un Rot :sweat: (o di qualsiasi altro utente di questo forum), ovviamente non sta lì il problema, che è molto serio: libertà di espressione completa col rischio che persone che quelle capacità non le hanno accedano a determinati contenuti, o mannaia legislativa con conseguente azzeramento (sulla carta, perchè come detto poi in un modo o nell'altro il gioco si troverà ugualmente) del predetto rischio?

Dubito esista una soluzione che lasci tutti soddisfatti, è una cosa troppo dipendente dal nostro modo di vedere le cose. Credo. :look:

Frozzo

Citazione di: Turrican3 il 21 Giugno, 2007, 13:21:38
Ti dirò, non mi dispiace più di tanto.

Sono un po' stufo di questa roba, troppa violenza gratuita, è davvero necessaria? Anche perchè poi non di rado finiscono per giocarci bimbetti... :tsk:

Sarò troppo bacchettone forse, sarà che è un genere che non mi ha mai appassionato più di tanto... però la penso così. :sweat:

Io sono abbastanza d'accordo, per casi limite ben identificabili accetto la censura e anzi la incoraggio, la censura da combattere è altra, dal moige che rompe le palle per gli anime alla censura delle opinioni.
Esempio pratico filmografico: Cannibal Holocaust, per me proibire completamente la diffusione del film non è assolutamente un fatto che lede la mia libertà, è un provvedimento che tutela la società e che se possibile serve da monito per chi vuole seguire quella scia.
Ora, se Manhunt 2 rientra nel caso limite (andrebbe giocato, per quanto comunque già il prequel fosse fin troppo borderline) è assolutamente condivisibile la censura totale, senza che si debba necessariamente cantare il requiem alle libertà personali.

Frozzo

Citazione di: 400finiti il 21 Giugno, 2007, 15:23:57
Le grosse catene si. I piccoli negozianti invece rischiano di beccarsi la denuncia dal genitore di turno. :whistle:

Denuncia che sarebbe insensata, la colpa "morale" al limite è dei genitori che non sanno educare e controllare il figlio, non del negoziante.
Oltretutto è sicuro che il bollino nei VG rappresenti un divieto che sfocia nelle sanzioni se violato? Io non ne sono così certo

maxam

Io di getto direi che hanno fatto bene, ma a mente fredda direi di no.

I bambini e i ragazzi hanno molti, troppi, canali di comunicazione da cui ricevere stimoli, giusti o sbagliati che siano. Inibirne uno solamente è del tutti inutile.

Piuttosto credo una buona educazione sia la cosa migliore: il dialogo, far capire al bambino o al ragazzino qual'è il limite tra la finzione e la realtà è anche un'occasione di crescita che gli servirà in altri casi.

Il problema è che purtroppo di genitori che dialogano coi figli che ne sono sempre meno.

Rot!

Citazione di: Frozzo il 21 Giugno, 2007, 18:34:06
Io sono abbastanza d'accordo,<...> la censura da combattere è altra, dal moige che rompe le palle per gli anime alla censura delle opinioni.
Esempio pratico filmografico: Cannibal Holocaust, per me proibire completamente la diffusione del film non è assolutamente un fatto che lede la mia libertà, è un provvedimento che tutela la società e che se possibile serve da monito per chi vuole seguire quella scia.

Non riesco molto a seguire, ma si sa sono lento !  :)

A naso direi che l'unica tutela di cui abbiamo bisogno è quella di essere informati su ciò che andiamo acquistando: non capisco in che modo si tuteli la società bandendo un videogioco o Cannibal Holocaust.
Evitando di addentrarsi poi nel ginepraio di quali possano essere i limiti da imporre (Munhgunt no e GTA sì? in base a quali criterio?), mi chiedo quali siano le motivazioni di questa tutela. Cosa spaventa in Manhunt? Mi pare che l'esempio di Carmageddon chiarisca che un titolo simile in eredità ci lascia il caso carmageddon e non orde di piloti assetati di sangue: il gioco è stato dimenticato e non ha lasciato traccia nè ludica, nè nelle nostra psiche. Così io continuo a preferire pensare che alla fine gli acquirenti non siano gli zombie che ritiene Biggy e che strategie basate su sterile provocazione non pagheranno.

Saluti

Biggy

#14
Aspe io non ho detto niente  :confused:

Avevo evitato di interferire finore perhcè se da una parte coem già giustamente ricordato ci son otantissimi cattivi esempi di cattivo gusto, dalal televisione al cinema alla musica, questo non vuol dire che limitare delal roba che viene messe in mano a bambini sia uan cosa sbagliata.

Insomma, per fare un esempio semianalogo, che le 360 si brucino non è una giustificazione all'attuale inutilità di Ps3, come a dire che se ci sono film violenti questa non può essere una giustificazioen per mettere in mano a ragazzini roba altamente diseducativa di questo tipo, come GTA o come Manhunt, la violenza fine a se stessa, gratuita, stupida, sadica, mi dà veramente fastidio, e il videogioco, in quanto mezzo di comunicazione di massa, deve prendersi le sue responsabilità e non scaricare su altri media le sue colpe.

Ognuno guardi al suo.