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Turrican3

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"Mi piace!" = "Capolavoro"

Aperto da Turrican3, 20 Febbraio, 2012, 14:07:34

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Turrican3

#30
Citazione di: Arren il 22 Febbraio, 2012, 10:12:29Sicuramente la matematizzazione del giudizio non può che annientare ogni genere di articolazione critica, incentivando indolenza e analfabetismo. [...] Da sempre sono fautore di una logica della recensione totalmente priva di suggelli numerici finali: critica, esposizione (anche brevissima, non occorrono papiri di chissà quale vastità), ma niente sostegni alla pigrizia del lettore.

Quoto, riquoto e straquoto.

Citazione di: Shin Daisuke il 22 Febbraio, 2012, 09:45:10la gente vuole il numerino per non scegliere [...] Ormai la massa sa cosa comprare, quando andare, dove trovare, come giocare.
Citazione di: AntoSara il 22 Febbraio, 2012, 09:58:52A me non sembra una cosa così negativa.. Avere la possibilità di andare a colpo sicuro dopo aver vagliato diversi titoli e scelto quello più affine ai propri gusti mi pare una buona cosa.

(ho messo assieme i quote perchè credo siano attinenti)

AntoSara hai centrato il punto cruciale, citato da Shin secondo me: il fatto cioè che molti vadano effettivamente dritti sapendo esattamente quel che devono acquistare.
Ma siamo sicuri che abbiano vagliato le alternative? O non si stanno forse basando un po' troppo sui giudizi di eccellenza?

Mi piace sempre citare questa frase:

http://kotaku.com/gaming/ten/what-does-a-perfect-score-mean-308968.php

Tony Mott, EIC, Edge (UK): "Broadly speaking, though, I do think 10s are thrown about a bit too casually. I do see some 10s that strike me as misleading to the consumer. I think when the consumer sees '10' on the page it should make them stop and think about it. It should make them think, 'This isn't just a game that's recommended; I actually must have this game'."

Citazione di: Shin Daisuke il 22 Febbraio, 2012, 09:45:10Secondo me la dicitura "capolavoro" può essere concessa a un gioco solo anni e anni dopo la sua uscita.

Ci può stare ma trovo possa essere rischioso per certi versi: a prescindere dall'arretratezza tecnologica che per molti è una barriera insormontabile (non c'è dubbio che la roba 2D abbia patito di meno il passare degli anni rispetto agli esordi dei poligoni) ci sono anche delle esigenze/gusti che gli anni possono modificare, rendendo difficoltoso il processo di attribuzione del termine.

Penso ad esempio agli schemi di controllo/movimenti "relativi", insomma per intenderci quelli in cui con dx-sx ruoti il personaggio su sè stesso e spingendo il pad/stick in avanti lo fai muovere, che sulla carta oggi potrebbero autorizzarci a liquidare un Resident Evil come superato.
O, sempre per restare in tema di RE, l'impossibilità di sparare e muoversi contemporaneamente del quarto episodio: certo, qua IMHO siamo più sul filo delle scelte di gamedesign ma se all'epoca non volevo sentir storie da parte dei critici oggi mi rendo conto che dopo Gears e compagnia bella possa apparire come un grosso limite.

Come possiamo risolvere il "problema" in casi del genere?

Ryunam (aka Arren)

#31
Citazione di: Turrican3Penso ad esempio agli schemi di controllo/movimenti "relativi", insomma per intenderci quelli in cui con dx-sx ruoti il personaggio su sè stesso e spingendo il pad/stick in avanti lo fai muovere, che sulla carta oggi potrebbero autorizzarci a liquidare un Resident Evil come superato.
O, sempre per restare in tema di RE, l'impossibilità di sparare e muoversi contemporaneamente del quarto episodio: certo, qua IMHO siamo più sul filo delle scelte di gamedesign ma se all'epoca non volevo sentir storie da parte dei critici oggi mi rendo conto che dopo Gears e compagnia bella possa apparire come un grosso limite.
Come possiamo risolvere il "problema" in casi del genere?

Provo a replicarti con tutta l'umiltà che compete a una critica di un fattore di gusto, che per molti versi non può mai esulare da un certo grado di arbitrarietà. ^^

Io credo che la questione della natura obsoleta di certi meccanismi in un videogioco sia un po' un falso mito. È senz'altro vero che in tempi più arcaici vari limiti tecnici impedirono la realizzazione di molte ambizioni dei designer, e che di fatto alcune decisioni che caratterizzarono produzioni antiche del videogioco giapponese, anche molto amate, rappresentano in realtà scelte di ripiego, rivolte ad aggirare gli ostacoli di cui sopra.

Tutto vero, però ho due semplici obiezioni.

1) Credo che sia importante non isolare mai una singola meccanica dal contesto ludico di sua diretta appartenenza. BioHazard, è vero, ha un sistema di controllo che, preso autonomamente, potrebbe apparire farraginoso, irreale, tutto fuorché intuitivo e stimolante. Nella pratica però funziona, perché quelle manovre rigide sono innestate dentro una cornice che è stata elaborata in funzione proprio di quei controlli.

Sono sempre molto restio ad estrapolare aspetti particolari, discreti, dal complesso di una sua opera, perché mi sembra sempre di tradirne la sua composizione.

Questo vale anche per l'elemento visivo: forse ad un ingegnere che giudica esclusivamente l'abito del codice e non chi lo indossa, oggi Super Mario World potrebbe apparire terribilmente datato graficamente. Ma una simile diffidenza discreta potrà mai applicarsi legittimamente a quella realtà grafica inserita in quel contesto, o potrà avere un valore verosimilmente oggettivo, come dicevo prima? Credo che invece sia importante mantenere una percezione della totalità.

2) Si diceva poco fa delle limitazioni tecniche e di quanto possano aver inficiato gli intenti originali del caso. Ciò è vero solo in parte. Discutevo tempo addietro con un caro amico e mentore su questo argomento e concordammo su uno degli aspetti che contraddistingue la generazione 2D rispetto all'avvento delle tre dimensioni: esattamente il limite, che per contro stimolava i fantasmi dell'immaginazione.

Credo che molta saggistica sia d'accordo con me nel ritenere che la migliore arte nasce proprio dal tentativo di ingegnarsi a superare con ciò che non è fisico (l'idea del genio artistico) i limiti fisici.

Cosa rende indimenticabili certi videogiochi della nostra infanzia? Cosa rende soprattutto certi titoli bidimensionali così prossimi a quel concetto di 'capolavoro' che qui stiamo tutti decantando? Non solo il fatto che hanno costellato i nostri percorsi di crescita (e anzi questo sarebbe un motivo deteriore, perchè significherebbe che li stiamo lodando per qualcosa di nostro che le opere in sé non possiedono), ma proprio quella componente di dirompente creatività all'interno del limite tecnico di quei tempi, che li sta facendo sopravvivere a qualsiasi progresso di cui la modernità si riempie la bocca fin troppo volentieri.

Ecco perché il tempo è così importante. Un 'capolavoro' non sarà mai obsoleto.

AntoSara

Citazione di: Turrican3 il 22 Febbraio, 2012, 10:42:59

AntoSara hai centrato il punto cruciale, citato da Shin secondo me: il fatto cioè che molti vadano effettivamente dritti sapendo esattamente quel che devono acquistare.
Ma siamo sicuri che abbiano vagliato le alternative? O non si stanno forse basando un po' troppo sui giudizi di eccellenza?

Mi piace sempre citare questa frase:

http://kotaku.com/gaming/ten/what-does-a-perfect-score-mean-308968.php

Tony Mott, EIC, Edge (UK): "Broadly speaking, though, I do think 10s are thrown about a bit too casually. I do see some 10s that strike me as misleading to the consumer. I think when the consumer sees '10' on the page it should make them stop and think about it. It should make them think, 'This isn't just a game that's recommended; I actually must have this game'."

No, ovviamente non è possibile che si siano vagliate tutte le alternative nella scelta di cosa acquistare.
Le recensioni, imho, sono uno strumento utile al fine di farsi un'idea del titolo in questione se vengono utilizzate bene (e qui mi riallaccio a quanto detto da Arren che ritengo giustissimo). Leggerne più di una, non fermarsi al numero, e soprattutto non leggere solo quelle positive ma cercare e leggere anche quelle negative.

Premesso questo non bisogna, imho, dimenticare che la scelta di un titolo da acquistare è influenzata da altri mille fattori (quali il gusto strettamente personale, l'interesse per un determinato genere, l'affezione per un determinato brand e quant'altro).

Esempio. Io so bene che esistono mille mila titoli migliori e più meritevoli di Assassin's Creed Revelations da acquistare sia nel passato che nel presente. Ma considerato che la storia mi ha preso e voglio vedere come va a finire nemmeno mi chiedo se meriti quei 30/35 euro che spenderò. Ho già fatto una mia scelta e non è dettata dalla valutazione di qualche recensione.

Altro Esempio. Skyrim: non lo acquistato al D1 essendo rimasto un po' scettico da quanto visto in Oblivion (imho, il peggiore della serie TES) ho atteso, letto un (bel) po' di recensioni (quasi unanimemente positive) e cercato pareri di chi lo stava già giocando. Ed allora, dopo un mese e mezzo dal lancio, e non a prezzo pieno, approfittando degli sconti di natale l'ho preso. E non mi sono affatto pentito.

Biggy

Citazione di: Blasor il 21 Febbraio, 2012, 14:53:41
Ecco, Portal 2 direi che ci sta alla grande. Meglio del primo, dimostrazione lampante delle tante possibilità della prima persona, puzzle, platform, bella storia, dialoghi da primato...


Caspita, dimenticavo Portal : il "crossover" tra prima "FPS"e puzzle inventato da Portal è stato (insieme a quelli tra FPS/TPS e RPG di Mass Effect e Fallout) una delle più belle sorprese di questa gen.

La generazione del "crossover"  :sisi: ?

psicho86

Premetto: non ho letto i mille wall of text che avete fatto  :look:


certo è che in sta generazione il termine capolavoro è abusato; si è passati dal definire capolavoro qualsiasi cosa sia ben fatta  e ben orchestrata al definire merda totale titoli magari con qualche magagna. Son spariti i bei gioci, i giochi buoni ed i giochi ottimi, oltre a quelli discreti. La colpa di tutto ciò è in primis della critica. Non si possono premiare titoli mediocri con suffissi tipo capolavoro, voti superiori al 8.5 e pareri entusiastici; si deve dire chiaro e tondo cosa è il titolo, non osannarlo o elogiarlo a forza e per forza. Stessa cosa all'opposto invece viene fatta per i titoli di nicchia, dove anche i piccoli difetti o precise scelte di realizzazione limitano in toto l'esperienza complessiva (penso ad Asura's Wrath, ma anche a catherine e perchè no, i vari Singularity ecc).


Generazione di manica larghissima IMHO (quando i veri capolavori in sta gen se arrivano a 20 è una manna dal cielo)

Turrican3

#35
Citazione di: psicho86 il 22 Febbraio, 2012, 14:57:49Son spariti i bei gioci, i giochi buoni ed i giochi ottimi, oltre a quelli discreti. La colpa di tutto ciò è in primis della critica. Non si possono premiare titoli mediocri con suffissi tipo capolavoro, voti superiori al 8.5 e pareri entusiastici; si deve dire chiaro e tondo cosa è il titolo, non osannarlo o elogiarlo a forza e per forza.

Parole sante.
Che si riagganciano a quanto detto precedentemente da RH:

Citazione di: Rh_negativo il 20 Febbraio, 2012, 14:53:05in un mondo dove se proprio non hai nulla da dire ma non hai bug clamorosi almeno il 7 te lo porti a casa dare risalto a titoli più meritevoli diventa complicato

e che col discutere dei vari spunti venuti fuori avevo dimenticato di quotare/commentare.
Sostanzialmente IMHO si è notevolmente ristretto il "range" di voti, e l'appiattimento verso l'alto ha complicato ulteriormente le cose. Purtroppo nutro il sospetto che si tratti di una sorta di circolo vizioso dal quale è difficile uscire. Vedremo.

Poi volevo aggiungere una cosa per riagganciarmi con forza al concetto principe che ho cercato di esporre in apertura di thread.

La faccenda de "IL Goty" (ocio, non è un caso che l'abbia scritto così).

L'assolutizzazione del concetto di GOTY, a mio modestissimo parere, ha dell'incredibile e supera probabilmente il nonsense di Gamerankings & Co.
GOTY diventa quindi un appellativo che supera qualunque sorta di ragionamento o di critica: è IL GOTY diamine, tutto il resto sta sotto senza se e senza ma.

Mi cadono le braccia ragazzi, veramente. :|

Citazione di: Arren il 22 Febbraio, 2012, 11:12:55[...] Ecco perché il tempo è così importante. Un 'capolavoro' non sarà mai obsoleto.

Condivido il discorso di carattere generale sull'analisi di un gioco. Probabilmente la voglia di "spezzatino" è un retaggio (che poi, retaggio... direi più attualità, cui io stesso mi sono ahimè omologato agli esordi di questi spazi) di un certo tipo di critica videoludica che andava a compartimenti stagni: grafica + sonoro + blablabla = voto globale.

Tuttavia un'eccezione ritengo si possa e si debba fare, ed è proprio sui controlli. Voglio dire cioè che in un media come il videogioco, che per quanto mi riguarda non potrà mai prescindere dall'interattività, il rapporto uomo-macchina è di vitale importanza, e può rischiare di compromettere seriamente la bontà di un titolo. Credo quindi che avrei difficoltà a contestare una persona che sostenesse che il gioco XYZ non è da ritenersi capolavoro per "colpa" dei controlli.

Kiwi

Visto che mi sembra che siamo un po' tutti d'accordo su cosa sia per noi un capolavoro, faccio una lista dei giochi che ho giocato e che reputo dei capolavori.

- Wolfestein 3D
- Prince of persia
- SimCity
- Starcraft
- Monkey Island
- MGS
- Resident Evil 2
- Super Mario 64
- Zelda OOT
- Super Mario World 3
- God of War
- Ratchet & Clank 3 ( :hihi: )
- Ico
- Shadow of the colossus
- GTA Vice City*
- Devil May Cry*
- Heavy rain
- Uncharted 2
- Assassin's Creed 2
- Dead Space

Sicuramente ce ne sono altri  e tanti me li sono persi

* Questi in realtà non so se inserirli tra gli ottimi giochi o i capolavori


psicho86

Citazione di: Kiwi il 22 Febbraio, 2012, 22:16:48
Visto che mi sembra che siamo un po' tutti d'accordo su cosa sia per noi un capolavoro, faccio una lista dei giochi che ho giocato e che reputo dei capolavori.

- Wolfestein 3D
- Prince of persia
- SimCity
- Starcraft
- Monkey Island
- MGS
- Resident Evil 2
- Super Mario 64
- Zelda OOT
- Super Mario World 3
- God of War
- Ratchet & Clank 3 ( :hihi: )
- Ico
- Shadow of the colossus
- GTA Vice City*
- Devil May Cry*
- Heavy rain
- Uncharted 2
- Assassin's Creed 2
- Dead Space

Sicuramente ce ne sono altri  e tanti me li sono persi

* Questi in realtà non so se inserirli tra gli ottimi giochi o i capolavori



C'è ne sarebbero da Inserire....sia di questa che delle passate Gen...così di getto aggiungerei:

Halo combat Evolved
Zelda Wind Waker
Super Smash Bross
Doom
Quake
Half Life
Diablo 2
Ninja Gaiden
Darksiders
The Elder Scroll Morrowin

ed un altra infinità. Ovvio che però restano sempre parametri soggettivi che li elevano, ai quali si può dare sostegno con le recensioni e le vendite, ma che in ogni caso non possono definirsi del tutto oggettivi.