News:

8 Luglio 2005: Gamers4um è finalmente un "vero" forum... da parte mia
un caloroso benvenuto a tutti i vecchi e nuovi iscritti!!
Turrican3

Menu principale

[A+C] La storia dei tre Adolf di Osamu Tezuka

Aperto da Blasor, 29 Marzo, 2014, 00:29:46

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Blasor



Famosa opera in cinque volumi dell'autore, pluriosannata e pubblicata anche qui. Per anni mi sono ripromesso di rileggerla, richiedendo un certo bagaglio che da ragazzino non puoi avere, finalmente ci sono riuscito.
Una rosa di personaggi, tra cui spiccano Sohei Toge e alcuni Adolf, si incontra e si scontra dagli anni '30 e dentro la seconda guerra mondiale, sullo sfondo di un pericoloso segreto che potrebbe cambiare le sorti del mondo.
Tezuka qui abbraccia il modello che aveva spesso snobbato, quello del gekiga di cui già parlai in passato. Il risultato è, pur col suo tratto inconfondibile, proporzioni spesso più realistiche e temi più scottanti, per non parlare del tasso di violenza. Nonostante ciò, c'è ancora il suo umorismo che qui, spesso, assume connotazioni da black comedy, purtroppo a volte fuori luogo.
E' un'opera dai disegni vecchi, per questo non per tutti, ma allo stesso tempo dotata di una disposizione di tavole e narrativa che non trovi tutti i giorni, riuscendo a mischiare un'accurata ricostruzione storica (peccato quella religiosa mostri il fianco a qualche lapsus :asd:) con personaggi ed eventi creati ex novo, senza che stonino. Ogni tassello poi, dal mistero alle indagini, dall'azione alla cronistoria, passando per la vita dei personaggi, è indispensabile per trarre le conclusioni e i messaggi adatti. Trovo sia invecchiata bene, anche se il trattamento verso certe figure risente del periodo storico, soprattutto le donne, come prevedibile. Di cinque importanti due vengono violentate di cui una s'ammazza, una viene torturata ripetutamente nel corso della storia, una finisce in coma giusto perché deve partorire. Quella a cui va meglio resta orfana e finisce per scappare di casa a lavorare in un bar di dubbia fama. Peraltro, senza apparente motivo se non quello dei canoni di bellezza dell'epoca, Sohei fa strage di cuori. Per carità, simpaticissimo, ma la mole di tizie di ogni età ed estrazione che lo tampona è imbarazzante. Questo poi, e non solo per lui, scatena dinamiche da film d'essai, di questi affetti tormentati dove non ci dormi la notte, contatti teatrali tra sessi opposti, il peso delle tradizioni, orgoglio maschio ecc.

Detto ciò, lo consiglio vivamente a chi è appassionato o non disdegna la storia, soprattutto di quel periodo storico, perché è pieno di riferimenti e contestualizzazioni, per cui richiede un minimo di preparazione in tal senso (comunque fornita da pratiche timeline che inframezzano qualche capitolo). Anche a chi cerca un thriller valido, se vogliamo anche trolleggiante. Ammetto che i primi due volumi hanno vinto su tutto, per quanto mi riguarda, ma non mancano fortunatamente motivi validi per fruire l'opera nella sua interezza. In particolare le (dis)avventure di quello str@#§o di Adolf Kaufmann. Il viaggio nel sottomarino è delirante.