Meditate gente: il circolo vizioso delle produzioni AAA

Aperto da Turrican3, 20 Febbraio, 2015, 10:48:26

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questa discussione.

Turrican3

Citazione di: Blasor il 21 Marzo, 2023, 15:18:55Ah non ti riferivi al mercato :bua:
Nel senso: abbiamo un gruppo di aziende/etichette selezionate, inserite dentro un mercato di cui devono coprirne tutti i contenuti.

Ok ora forse ho capito e penso sia questo che perlopiù non mi torna.

Prendiamo i platform 2D prima citati: è un settore in cui ritengo sia pacifico affermare che gli unici tentativi non-Nintendo con qualche quattrino alle spalle degli ultimi... boh, 15 anni circa siano i due Rayman di Ubisoft.
Ovviamente in questo contesto tralascio gli indie più o meno interessanti proprio per un discorso di investimenti ben diversi.

La sovrapposizione di cui parli io non la vedo affatto, anzi mi verrebbe da dire che proprio la profonda diversità di utenza (media) rappresenti IL motivo per cui determinati prodotti si vedono con lanternino dall'una e dall'altra parte.

NB: nutro il sospetto che ci stiamo incanalando in una recente discussione già fatta :D

Blasor

Citazione di: Turrican3 il 21 Marzo, 2023, 16:06:25NB: nutro il sospetto che ci stiamo incanalando in una recente discussione già fatta :D

Nì, quella era sul pesaculismo di Nintendo e basta :hihi:


Oddio, è un caso estremamente specifico su un parco di generi veramente ampio e non credo si possa dire di platform con budget ne abbiamo davvero sentito la mancanza anche solo negli ultimi vent'anni. Pure togliendo quelli che si è dimenticata di avere Nintendo per più o meno tempo (o tuttora, tipo Wario).
Il problema in quel caso, mi dirai, è che prima gli indie lo facessero tornare di moda se li davano in faccia sia Konami e Sunsoft su Wii e concorrenti, sia Majesco quando rispolverava A Boy and His Blob e via discorrendo. Li avevano tranquillamente eutanizzati quasi tutti tra il GBA e il DS.
Siamo d'accordo la branca 2D è stata rilanciata alla grande e con ottimi prodotti dai piccoli, non solo i platform tra l'altro ma anche picchiaduro e un po' tutto l'universo più o meno sfacciatamente stile retro. Ma va detto, è esattamente quello che intendo quando parlo di "limiti" e standard, roba che se neppure quelli venivano bene c'era da preoccuparsi un attimino (e comunque non arrivo a dire il livello medio sia esattamente lo stesso di prodotti affini del passato, tolti quelli possono contare sul fattore "artistique"...).
Inoltre prima la moda venisse rilanciata, a parte me, te e altri quattro gatti: chi gli andava a chiedere effettivamente platform o semplicemente 2D? Ce la ricordiamo Sega spernacchiata perché in pieno Saturn ancora investiva sul 2D con Sony stava accantonando alla grande? Io sì. E se non era per l'universo arcade, gli emulatori e per le compilation di rom su console, il 2D non sarebbe neppure sopravvissuto per poterlo ripescare oggi.
Voglio dire: se non creavano (o meglio, resuscitavano) la domanda forte a pagamento, chi stava ancora a chiederglieli per potersi vantare sui social di giocarli? Ben pochi, secondo me.


Turrican3

Citazione di: Blasor il 21 Marzo, 2023, 20:26:05Nì, quella era sul pesaculismo di Nintendo e basta :hihi:

:lol:

Mi sa comunque che intendevo un'altra ancora. :asd:

Blasor

Citazione di: Blasor il 20 Marzo, 2023, 14:16:51"Il mercato non era ancora pronto", si dice.

Citazione di: Blasor il 21 Marzo, 2023, 01:50:52Insomma: la pigrizia paga e c'è chi può trarne molto vantaggio, indipendentemente dalla qualità media.




Grande Ubi, ci posso sempre contare :gogogo:


Bluforce


Turrican3

La cosa buffa è che temo la qualità possa crescere. :hihi:

Bluforce


Turrican3

https://twitter.com/stephentotilo/status/1649421562989117442

https://www.axios.com/2023/04/20/over-50-gamers-study-aarp

CitazioneMany older gamers feel neglected by the games industry.

- "Our research shows, however, that almost 70% do not feel like the games are made with them in mind," AARP's director of community and gaming, Maura White, tells Axios.

- More than half say they don't see themselves reflected in the games they play nor the marketing around them and feel many games are too complicated. The numbers get worse for players over 60, still worse for those over 70.

- "They would like the video gaming industry to create games and features designed to onboard easily, play consistently, and stay challenged," White says.

Non so se sentirmi sollevato o meno nel leggere l'articolo. :hmm:

Ma una cosa è certa, in buonissima parte stanno parlando di me. :bua:

Rh_negativo

Many older gamers feel neglected by the games industry.

"Our research shows, however, that almost 70% do not feel like the games are made with them in mind," AARP's director of community and gaming, Maura White, tells Axios.

More than half say they don't see themselves reflected in the games they play nor the marketing around them and feel many games are too complicated. The numbers get worse for players over 60, still worse for those over 70.

"They would like the video gaming industry to create games and features designed to onboard easily, play consistently, and stay challenged," White says.




Si possono evincere dati importanti da questo :sisi:

Ovvero che la maggioranza degli ultracinquentenni americani è rincoglionita :sisi:
Cioè il giorno che vedrò i giochi con sopra il bollino "adatto per gente della tua età!!" io mi sparo...

Buds95

Secondo me può essere un discorso interessante, ovviamente difficile da commentare senza dati approfonditi. Ad esempio, le persone che hanno risposto in quella maniera quanto sono "videogiocatori navigati", nel senso non semplicemente quantificabile dell'essere dentro a certe dinamiche comuni che un "videogiocatore navigato" dà per scontate ma che per chi viene dall'esterno non lo sono per nulla.
Insomma, se ci sono persone che si lamentano per una barriera d'ingresso eccessivamente alta gli addetti ai lavori è giusto si interroghino sui metodi per coinvolgere queste persone.

Bluforce

Io non ho ancora 50 anni e mi sento ignorato dall'industria AAA, ma non perché i videogiochi prodotti siano troppo complessi.

Vale lo stesso?

Rh_negativo

Il problema è che al solito non sappiamo chi sta parlando...
I cinquantenni di oggi sono la prima gen di videogiocatori, quelli che hanno cominciato col il c64 è portato avanti un hobby/passione per tutta la vita (e quelli non credo che si lamentino) ma pure le casalinghe di Voghera che giocano a Ruzzle e Candy Crash.
Se poi ci mettiamo che è una statistica fatta su gente che mediamente ci spende cinquanta dollari l'anno...

Blasor

Citazione di: Rh_negativo il 22 Aprile, 2023, 09:06:33Ovvero che la maggioranza degli ultracinquentenni americani è rincoglionita :sisi:

Veramente :lol:


Citazione di: Bluforce il 22 Aprile, 2023, 11:02:38Io non ho ancora 50 anni e mi sento ignorato dall'industria AAA, ma non perché i videogiochi prodotti siano troppo complessi.

Vale lo stesso?

Stavo pensando la stessa cosa :asd:

Giulo75

Citazione di: Rh_negativo il 22 Aprile, 2023, 09:06:33Many older gamers feel neglected by the games industry.

"Our research shows, however, that almost 70% do not feel like the games are made with them in mind," AARP's director of community and gaming, Maura White, tells Axios.

More than half say they don't see themselves reflected in the games they play nor the marketing around them and feel many games are too complicated. The numbers get worse for players over 60, still worse for those over 70.

"They would like the video gaming industry to create games and features designed to onboard easily, play consistently, and stay challenged," White says.




Si possono evincere dati importanti da questo :sisi:

Ovvero che la maggioranza degli ultracinquentenni americani è rincoglionita :sisi:
Cioè il giorno che vedrò i giochi con sopra il bollino "adatto per gente della tua età!!" io mi sparo...

Personalmente non li ritengo "troppo complessi" ma spesso inutilmente arricchiti di contenuti che sembrano aggiunti come riempitivo. Tanto per poter scrivere "quante cose che si fanno con questo gioco" che creano un pop' di confusione.
Giustamente senza voler fare di tutta l'erba un fascio.

Baldur's Gate 2 era un gioco complesso/complicato. :sisi:

Rh_negativo

Quello però è in discorso che prescinde dall'età.
Io vorrei capire cosa fa dire a questi cinquantenni che il mercato li ha tagliati fuori...
Non sono i discorsi che posso fare io che gioco dai primi anni 80, mi sembrano più i discorsi di miei coetanei che però non hanno mai giocato e oggi vedendo i figli dicono "ma che sono tutti quei menu? Quelle scritte? Tutti quei tasti sul controller?? No no non fa proprio per me, troppo complicato"
Ma magari giocano al solitario di Windows o Hungry Bird e rientrano nella statistica...