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Aperto da Turrican3, 7 Luglio, 2017, 14:03:36

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AntoSara

Citazione di: Bluforce il 24 Giugno, 2020, 16:44:05
A me c'è qualcosa che non torna.

Dove sono tutti 'sti giochi AAA da 80 ore? :hmm:
TLOU II sta sulla ventina di ore come il più recente God of War.
Eppure sono stati in sviluppo una vita.

Control sta appena sopra le 10 ore.
Io penso che la gente compri la qualità, non la quantità.

Io sono ben più preoccupato dei giochi battle royale rispetto a qualsivoglia altra "minaccia" al mondo dei VG.
Temo stiano crescendo una generazione di videogiocatori MOLTO diversa da quello che siamo noi.

Mah, penso che il riferimento alle 80 ore sia un'iperbole. Comunque credo sia sotto gli occhi di tutti che al giorno d'oggi il gioco AAA voglia (debba?) offrire un numero di ore nettamente superiore al passato.

Sui Battle Royale.. io li vedo come una bolla. Sono ragionevolmente convinto che verranno superati da qualcos'altro. Sono la moda del momento.

Citazione di: Turrican3 il 24 Giugno, 2020, 17:11:32

Se sia stata per prima l'utenza a cercare sempre più un certo tipo di prodotto oppure l'industria a decidere di alzare l'asticella... ecco, qua si fa un po' più complicato per me. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. :D

E' nato prima l'uovo o la gallina? :asd:

Battute a parte, io la vedo in modo semplice e individuo pure un "responsabile".. ---> Rockstar Games.
GTA.
GTA, pur non essendo il primo esponente "celebre" a proporre l'open world / Sandbox nel gaming (qualcuno ha detto Zelda su Nes.. escludendo i piccolissimi e dimenticati: un esempio su tutti? Solar Jetman, sempre Nes) ha rappresentato uno spartiacque di cui forse solo oggi si stanno vedendo i veri effetti.

Ha sdoganato nell'ordine:
- L'openworld non tanto come genere ma come modello in contrasto al classico gioco a binario.
- La violenza, la quale prima era cartonesca o "finta" e di colpo è divenuta "reale".
- La durata. I primissimi GTA, era PSX, avevano una durata pazzesca rispetto ad altri giochi.. sostanzialmente infinita.
- La libertà. Concetto su cui potremmo discutere applicato al gaming. Io lo intendo come possibilità del giocatore di "uscire" dal percorso delineato dal gioco per esplorare il mondo e farsi, per dirla brutta, i cazzi propri.

Gli ultimi due punti sono essenziali.
Abbiamo quindi vissuto una generazione PS3/Xbox360/Wii dove, letteralmente, la buonissima maggioranza di giochi nei quali subentravano quelle due caratteristiche venivano accolti da critiche eccellenti e vendite sostanziose. Anche i più discussi esponenti del genere (vedi Far Cry II o il primo assassin's Creed o, per fare un nome più piccoli, Prototype, vero merdone marchiato EA, che comunque riusci a mantenere una media di 78/79).

Nel frattempo forse qualcosa cambiava nei videogiocatori.. forse è cominciata a sorgere la domanda se un gioco che si finisce in 6/8 ore e sostanzialmente "guidato" valesse quanto un gioco da 40/50 ore. Li pago la stessa cifra ma uno mi dura cinque volte l'altro.

E quindi?
Ubisoft si sposta praticamente solo sugli Open World
Bethesda... mi pare ovvio.
Rockstar Games è la fautrice di tutto
EA segue a ruota.
Sony stessa.. si accoda in alcune produzioni. Tolta la produzione Naughty Dog, il nuovo God of war strizza parecchio l'occhio all'open World (con tutti i distinguo del caso), Days Gone lo è a tutti gli effetti, Infamous già lo era e Got lo sarà... Spiderman..

Se vado a vedere il mio storico del giocato di questa gen i giochi che non rientrano nel concetto di OpenWorld si contano sulle dita di una mano.

Insomma, diciamo che c'è stato qualcuno che ha rotto tutto (Rockstars) il mercato ha reagito bene, ha dimostrato di volere quella roba là, immensamente più costosa e più complessa da costruire.. ed eccoci qui.

Citazione di: Turrican3 il 24 Giugno, 2020, 17:11:32Come se ne esce?

Una soluzione l'ha già fornita Layden. Un'altra potrebbe essere rappresentata dalla migrazione al modello GaaS, che qualcuno ha già implementato con successo.

Che il modello "sostenibile" di Nintendo possa fare proseliti lo escluderei con ragionevole fermezza: pur essendo straconvinto che il graficone sia ampiamente sopravvalutato come requisito indispensabile per il successo (...)

Quindi... boh, problematica complessa in ultima analisi, e forse non esiste una soluzione che vada bene per tutti. Staremo a vedere. :D

Secondo me sono già tra noi. Anche per questo accumulo retrogaming. :D

Se quello che ho scritto sopra è vero la soluzione di Layden non è semplicemente percorribile.
A fronte di qualcuno che magari prova a proporre qualcosa di meno costoso e più contenuto ci sarà qualcun altro che continua a tirare fuori la mega produzione.. Ed il primo rischia di essere cannibalizzato dal secondo.

No, io credo che si andrà sempre più verso un modello a "fasce" dove avremo la fascia bassa, prezzi fino a 19,90/29,90, produzioni a basso costo e venduti principalmente in DD, una fascia media con prezzi 39,90/49,90, dove si vede già una certa produzione qualitativa ma con durate contenute e dove magari potrebbero collocarsi i single player "vecchio stile" (Platform, gestionali, strategici, Hack 'n Slash, anche Fps che puntino sul single player) e sempre venduti in DD, e in fascia alta i mega Blockbuster da esporre in negozio con tutti i fronzoli del caso e da proporre a 69,90..

Ipotesi, vedremo..

Bluforce

Citazione di: AntoSara il 24 Giugno, 2020, 18:39:22
Sui Battle Royale.. io li vedo come una bolla. Sono ragionevolmente convinto che verranno superati da qualcos'altro. Sono la moda del momento.
Non è la tipologia di gioco che mi preoccupa, ma il sistema che ha effettivamente sdoganato.

Accesso gratuito al gioco, e soldi postumi a non finire.

Turrican3

Citazione di: AntoSara il 24 Giugno, 2020, 18:39:22Insomma, diciamo che c'è stato qualcuno che ha rotto tutto (Rockstars) il mercato ha reagito bene, ha dimostrato di volere quella roba là, immensamente più costosa e più complessa da costruire.. ed eccoci qui.

L'osservazione su Rockstar/GTA la trovo pertinente, però non credo rappresenti LA risposta.

Nel senso che il modello AAA, di suo, non è affatto correlato al genere open/sandbox: sono AAA a tutti gli effetti anche un CoD, un Final Fantasy, ecc. ecc. per dire.

Poi non dubito che la componente longevità abbia giocato un ruolo non banale, oserei dire anche e soprattutto sul lungo termine: andando totalmente a memoria farei fatica a nominare un titolo che abbia venduto bene a grande distanza dal lancio - le famose code lunghe - e NON sia piuttosto longevo (ovviamente parrebbe condizione necessaria, ma non sufficiente: un titolo longevo può fallire commercialmente!), ma mi sento di dire che la longevità può essere declinata anche in altri modi che non siano il genere open/sandbox... ed i problemi del modello AAA rimangono sostanzialmente gli stessi anche in quei casi.

CitazioneSe quello che ho scritto sopra è vero la soluzione di Layden non è semplicemente percorribile.
A fronte di qualcuno che magari prova a proporre qualcosa di meno costoso e più contenuto ci sarà qualcun altro che continua a tirare fuori la mega produzione.. Ed il primo rischia di essere cannibalizzato dal secondo.

Oppure chi sta dietro il secondo finisce a gambe per aria. :bua: :sweat:

No vabbè scherzi a parte, francamente al momento non mi saprei sbilanciare, troooppe incognite (anche il passaggio al digitale ad esempio potrebbe dare una bella scossa al mercato... e agli attuali ragionamenti che facciamo :D)

AntoSara

#678
Citazione di: Turrican3 il 25 Giugno, 2020, 09:23:23
L'osservazione su Rockstar/GTA la trovo pertinente, però non credo rappresenti LA risposta.

Nel senso che il modello AAA, di suo, non è affatto correlato al genere open/sandbox: sono AAA a tutti gli effetti anche un CoD, un Final Fantasy, ecc. ecc. per dire.


Mmh.. posso fare una considerazione proprio su quei due nomi?

Però pensa un attimo a cosa è diventato, appunto, Call of Duty.
Call of duty ormai si è praticamente accostato al mondo del Battle Royale (quindi riducendo al minimo indispensabile l'investimento economico).. anzi, senza praticamente. Vedi Warzone.

Final Fantasy a me sembra che abbia abbracciato in pieno il concetto di Openworld da un bel po' (nella sua derivazione giapponese, per carità).. Tra l'altro, ricordi le critiche su Final Fantasy XIII?

Ti riprendo un pezzo

"L'aspetto del gioco che ricevette più critiche fu senza alcun dubbio la sua linearità: quelli che dai fans furono soprannominati i "livelli a corridoio", estremamente lineari, con sporadiche deviazioni e qualvolta anche piuttosto stretti rendevano il percorso di gioco piuttosto noioso, a detta di molti, per quanto la storia rimanesse comunque ben costruita. L'assenza di elementi caratteristici come città, veri e propri negozi e l'interazione minima del giocatore con PNG (personaggi non giocanti) subirono pesanti critiche, specialmente per il loro effetto nei primi dieci capitoli della storia."

(https://finalfantasy.fandom.com/it/wiki/Final_Fantasy_XIII)

Oppure Everyeye che scriveva nelle recensione, testualmente "Final Fantasy XIII è un gioco perfetto? Tutt'altro (occhio alle parole), Final Fantasy XIII è un gioco lineare" (https://www.everyeye.it/articoli/recensione-final-fantasy-xiii-10848.html)

Io trovo proprio le critiche su Final Fantasy XIII simboliche in questo senso.


Buds95

Stamattina mi sono svegliato, ho aperto Facebook e mi sono ritrovato un post di eurogamer.it del quale vi invito a leggere i commenti
https://www.facebook.com/eurogamer.it/posts/10156979167081682?__tn__=-R

Posto che i commenti non vanno unicamente in tale direzione, noto una certa tendenza al pensiero "durata direttamente proporzionale al costo di un gioco", pensiero che avevo letto già in giro per qualche forum ma che su Facebook mi restituisce l'impressione che questo sia un pensiero piuttosto comune.

A tal proposito trovo opportuno ricordare anche il pensiero espresso un anno fa da Amy Hennig, che sostanzialmente sosteneva la difficoltà di vendere giochi dal costo importante (sia per lo sviluppo che nel prezzo finale al pubblico) e dalla durata contenuta.

AntoSara

Citazione di: Buds95 il 25 Giugno, 2020, 10:09:54
Posto che i commenti non vanno unicamente in tale direzione, noto una certa tendenza al pensiero "durata direttamente proporzionale al costo di un gioco", pensiero che avevo letto già in giro per qualche forum ma che su Facebook mi restituisce l'impressione che questo sia un pensiero piuttosto comune.

Io non sono affatto stupito.

Rot!

Questa discussione mi sembra davvero lunare.
Ed e' gia' lunghissima, quindi chiedo venia se leggendo in modalita'  ultrarapida ho interpretato male alcuni passaggi.

Francamente mi sento solidale a Blu: non vedo una correlazione tanto stretta fra AAA e troppe ore di gioco. Andrebbe a dire il vero definito in modo chiaro cosa si intenda per triplaA, mi sembra sia un modo per misurare il budget, non per classificare il gioco. Saremmo davvero contenti di tornare a giochi di 6-8 ore (che diventano 12 se si fa una second run uguale alla prima con un personaggio secondario vestito da pizzaiolo)?
Davvero poi non capisco come Rockstar, lavorando sulle sue IP abbia "rotto tutto". Anche qui il non sequitur logico e' mozzafiato perche' in un ribaltamento di senso avere successo di critica e pubblico (che, ahinoi, e' lo scopo di tutte le softco) diventa una colpa.

Mi sembra che senza alcune informazioni sia difficile farsi un'opinone: come viene speso il budget? Quanto costa la produzione di asset e come si puo' renderla piu' economica? Quanto costa il mantenimeto del gioco post realise?
Ma soprattutto, una cosa che mi sta davvero a cuore: come si puo' pensare che sia sostenibile un mercato in cui lo sviluppo dura per anni e il gioco scompare dai radar in una manciata di settimane? Come scardinare questa fast food colture?

Infine, condivido l'idea, magari non risolutiva: esasperare le differenze di prezzo. Di recente ho acquistato Megadrive collection per Switch e l'ho pagato 40 cocuzze: troppo per il genere di gioco.

Saluti

AntoSara

Citazione di: Rot! il 25 Giugno, 2020, 11:03:16

Davvero poi non capisco come Rockstar, lavorando sulle sue IP abbia "rotto tutto". Anche qui il non sequitur logico e' mozzafiato perche' in un ribaltamento di senso avere successo di critica e pubblico (che, ahinoi, e' lo scopo di tutte le softco) diventa una colpa.


No, calma :D

Non ho scritto che Rockstar ha delle responsabilità o colpe in senso negativo.

Ho solo osservato come la produzione di Rockstar abbia introdotto giochi dalla durata mai vista fino a quel momento (alla "massa").
Conseguenza di questo può essere sia stata, nel corso del tempo, insinuazione del dubbio nel compratore se abbia un senso spendere 70 € per un gioco che dura 6/8 ore e quindi, altro passaggio, la progressiva adozione, nelle produzioni AAA, di modelli di gioco Openworld (a prescindere dal genere in sè e per sè), che garantiscano un numero di ore notevole di gioco.... che appunto giustifichino la spesa di quei 70 €.
A questo si affianca il discorso della linearità / non linearità come modello ormai pressochè abbandonata nei giochi AAA (salvo Naughty Dog.. ma sono pronto a scommettere che salteranno il fosso nella gen che viene).

P.s. Io per AAA intendo giochi ad altissimo budget.

P.p.s. Io faccio letteralmente fatica, vi giuro, ad individuare un gioco AAA in questa gen che sia lineare e che duri meno di 12 ore.

Rot!

Citazione di: AntoSara il 25 Giugno, 2020, 11:57:06
Ho solo osservato come la produzione di Rockstar abbia introdotto giochi dalla durata mai vista fino a quel momento (alla "massa").

Ma anche questa mi sembra un'osservazione parziale: quello che ha fatto rockstar ha a che fare solo di rimbalzo con la durata dei giochi.
Giochi lunghetti c'erano anche prima, uno su tutti: FFVII. Ma in generale tutti i JRPG.
Non vale la pena poi menzionare gestionali, strategici e sims vari, tutti giochi dal monte ore potenzialmente a 3 cifre.

Il fatto e' che qui si vuole collegare in modo diretto la durata del gioco con il modello triplaA. A me pare invece che in molti casi i giochi triplaA non siano longevi in modo straordinario e che le problematiche di questo modello di sviluppo risiedano (anche e forse soprattutto) altrove.
Forse, a volere essere maliziosi, accorciare i giochi puo' essere un modo di proporre titoli suddivisi in capitoli, un po' come fecero per Hitman e da quello che ho capito, piu' recentemente con l remake di FFVII. Come utenti, ad ogni realise, acquisteremmo solo un tassello di un mosaico piu' ampio, una strategia che portebbe piu' risorse ai produttori ma che non so quanto mi sento di apprezzare. Chi gioirebbe dall'avere Zelda con solo due dungeon? Gli altri arriveranno dopo perche' metterli tutti in un pacchetto costa troppo.

Saluti

Rot!

Comunque mi sono letto la sintesi che ne da' kotaku e, sebbene l'accento sulla durata mi sembri tuttora fuori luogo, alcune considerazioni non sono completamente prive di una qualche ragione.

Saluti


Bluforce

Avrete notato che negli USA c'è un attimo di polemica per l'aumento di 10 Dollari nel prezzo dei videogiochi per PS5 e XSX.
NBA 2K21 ad esempio costa 69,99 Dollari sulle nextgen invece dei 59,99 previsti per le attuali console.

Sembra che altri publisher stiano meditando l'aumento del prezzo dei videogiochi (c'è da sperare non in Europa, visto che è da qualche lustro che strapaghiamo i VG al day one), perché dal 2005 ad oggi i costi di sviluppo sono aumentati dal 200 al 300%, con un prezzo finale pressoché invariato (60 Dollari).

https://www.gamesindustry.biz/articles/2020-07-02-idg-other-publishers-are-considering-raising-game-prices-for-ps5-and-xbox-series-x

Turrican3

Citazione di: Rot! il 25 Giugno, 2020, 11:03:16Francamente mi sento solidale a Blu

Sono onorato dell'accostamento ma ero io. :bua:

CitazioneMa soprattutto, una cosa che mi sta davvero a cuore: come si puo' pensare che sia sostenibile un mercato in cui lo sviluppo dura per anni e il gioco scompare dai radar in una manciata di settimane? Come scardinare questa fast food colture?

Semplice, (secondo me) non si può. :D

Tuttavia va detto che le curve di vendita non sono uguali per tutti i giochi, sparire dalla circolazione in poche settimane (e/o vedere il prezzo crollare, che è un evento strettamente correlato) non necessariamente implica fallimento a livello commerciale, ci sono titoli che fanno letteralmente il botto in un arco di tempo molto breve.

Mi verrebbe da dire che forse uno dei problemi è anche questo, il fatto che ci siano editori che si illudono (?!) di avere sistematicamente per le mani il GTA di turno, cioè una roba che venderà l'iradiddio per chissà quanto.

Citazione di: Rot! il 25 Giugno, 2020, 12:18:17Il fatto e' che qui si vuole collegare in modo diretto la durata del gioco con il modello triplaA. A me pare invece che in molti casi i giochi triplaA non siano longevi in modo straordinario e che le problematiche di questo modello di sviluppo risiedano (anche e forse soprattutto) altrove.

Condivido, la definizione di AAA è unicamente correlata ai quattrini che ci stanno dietro alla produzione in senso lato, quindi sviluppo in primis ma anche investimenti pubblicitari. La longevità ovviamente può influire sui costi, ma non è detto lo faccia.

Esempi:
- Xenoblade Chronicles è un gioco che può durare in scioltezza oltre 100 ore ma non è neppure lontanamente un AAA
- The Last of Us part 2 è un gioco da circa 20-25 ore ed è senza dubbio alcuno un AAA

Citazione di: Bluforce il  2 Luglio, 2020, 22:22:34Sembra che altri publisher stiano meditando l'aumento del prezzo dei videogiochi (c'è da sperare non in Europa

Essere ottimisti è bello, ma la vedo dura. :|

Bluforce

Citazione di: Turrican3 il  2 Luglio, 2020, 22:49:15
Essere ottimisti è bello, ma la vedo dura. :|
TLOU 2 io l'ho visto in vendita a 74,99 Euro in una grossa catena (peraltro una delle poche che ancora trattano i VG, ovverosia Euronics) :sisi:
Arrivare a quota 80 o più sarebbe veramente da folli.

Prevedo un aumento di abbonati al Game Pass :hihi:

3cod3


Bombainnescata

Ma anche Ghost of Tsushima mi pare stia a listino a 74,99 €