...la colpa alla fine è sempre dei videogiochi...

Aperto da gerzam, 24 Luglio, 2011, 22:36:11

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gerzam

E vabbé anche stasera il TG1 (con tanto di servizio dedicato) non ha mancato di sottolineare che l'autore della strage in Norvegia era appassionato di VG, che contribuiscono a "formare" i giovani alla guerra perché possono allenarsi senza subire ferite o dolore. E naturalmente anche i 2 autori della strage della Columbine lo erano...

E' già... ::)

Turrican3

TG1... vabbè meglio restare sul generale. :doubt2:

Per me il problema è sempre il medesimo: quando taluni giornalisti la smetteranno di (stra)parlare di cose che non conoscono minimamente sarà sempre troppo tardi.

Si dirà che io (e non sono certo l'unico) faccio lo stesso con i videogiochi, e magari è anche vero. C'è però la sottilissima differenza che io non sono iscritto all'albo, non sono un giornalista di professione, ecc. ecc.

Al massimo sparo caxxate. Ma anche in questo pare proprio che non sia l'unico. :asd:

Kiwi



maxam

Io vorrei andare in controtendenza e dire che, da padre e vidogicatore contemporaneamente, a volte mi trovo in imbarazzo davanti alla violenza di certi videogiochi.

La persona forma il siuo carattere e diventa indipendente nel giudizio dopo i vent'anni, ma sappiamo tutti che anche i VG violenti sono "de facto" disponibili a qualunque fascia d'età.
D'altrone anche un bambino educato in una famiglia di saldi principi può crescere senza traumi o in maniera diseducata pur giocando con VG violenti (ma anche film, etc).
Ma siamo sicuri che tutte le famiglie siano in grado di educare correttamente i figli?
Siamo sicuri che tutti i genitori riescano a "sterilizzare" i messaggi negativi (e ce ne sono veramente a iosa) di cui sono portatore certi VG?

Turrican3

Citazione di: maxam il 25 Luglio, 2011, 22:03:16Ma siamo sicuri che tutte le famiglie siano in grado di educare correttamente i figli?

Direi proprio di no, e questo ahimè prescinde dai videogiochi.

Nello specifico tuttavia non vedo particolari differenze rispetto ad altri media come ad esempio il cinema, che tu stesso hai citato, anzi volendo credo che proprio con i VG la cosa vada un filino peggio per due motivi: il primo è la mancanza di regolamentazione del mercato (correggetemi se sbaglio, ma non credo che il PEGI sia in alcun modo vincolante per il rivenditore), il secondo è il differente "peso" culturale che scaturisce dal mancato riconoscimento del valore artistico del media - ammesso che sia giusto attribuirglielo, ma in questa sede sorvoliamo -, o se preferite semplicemente con la giovane età del media, con tutto quel che si porta dietro in termini di pregiudizi.

E non necessariamente si deve andare a parare sul discorso violenza (che pure a mio avviso è preponderante oggi come oggi per la estrema popolarità di alcuni generi videoludici), perchè vorrei proprio vedere la reazione del papà o della mamma mediamente digiuna di videogiochi davanti a qualche filmato di Catherine... vagli a spiegare le tematiche di cui narra il gioco. :bua:

Da uomo della strada senza alcuna competenza di psicologia o robe del genere, la mia impressione - tanto per cambiare - è la solita via di mezzo: non credo che il folle gesto di Oslo sia in alcun modo "figlio" di una smodata passione per questo o quel videogioco, ma al tempo stesso faccio fatica a ritenere un GTA a caso adatto ad un ragazzino di 10-12 anni, come tanti se ne vedono a comprarlo in un Gamestop qualsiasi. C'è pure da dire che la maturità non puoi tagliarla con l'accetta, quindi ogni figlio/figlia fa storia a sè e andrebbe valutata l'opportunità di caso in caso. Ennesima dimostrazione di quanto fare il genitore sia (IMHO) un mestiere difficile.

Detto questo, la disinformazione quando ci sono di mezzo i videogiochi rasenta l'incredibile, ritengo sia uno dei segnali più macroscopici della tanta strada che ancora ha da fare questo media prima di poterlo definitivamente sdoganare, come si suol dire.

SilentBobZ

Io credo che non sappiano minimamente cosa dicono, anche perche' se vuoi rovinare un ragazzino a vita e renderlo un psicopatico disadattato, basta non fargli giocare Battlefiled 3 e Firewallare Youporn.
Risulta alquanto evidente che è impossibile anticipare le mosse di folli tipo il ragazzo belloccio e fighettoso di Oslo.


Turrican3


gerzam

Citazione di: maxam il 25 Luglio, 2011, 22:03:16
Io vorrei andare in controtendenza e dire che, da padre e vidogicatore contemporaneamente, a volte mi trovo in imbarazzo davanti alla violenza di certi videogiochi.

La persona forma il siuo carattere e diventa indipendente nel giudizio dopo i vent'anni, ma sappiamo tutti che anche i VG violenti sono "de facto" disponibili a qualunque fascia d'età.
D'altrone anche un bambino educato in una famiglia di saldi principi può crescere senza traumi o in maniera diseducata pur giocando con VG violenti (ma anche film, etc).
Ma siamo sicuri che tutte le famiglie siano in grado di educare correttamente i figli?
Siamo sicuri che tutti i genitori riescano a "sterilizzare" i messaggi negativi (e ce ne sono veramente a iosa) di cui sono portatore certi VG?

Più rileggo il tuo post e più penso che non stai andando per nulla controcorrente, stai semplicemente dicendo che il problema non è quello della violenza presente nei VG ma il problema sono i genitori...

gerzam

Citazione di: SilentBob il 26 Luglio, 2011, 13:10:10
Io credo che non sappiano minimamente cosa dicono, anche perche' se vuoi rovinare un ragazzino a vita e renderlo un psicopatico disadattato, basta non fargli giocare Battlefiled 3 e Firewallare Youporn.
Risulta alquanto evidente che è impossibile anticipare le mosse di folli tipo il ragazzo belloccio e fighettoso di Oslo.



Io ti quoto al 100% :)