Prima pensavo a una cosa.
In effetti l'architettura di PS5 pare essere effettivamente "custom", nel senso che alla base della progettazione sembra esserci un insieme di scelte che vanno un po' in controtendenza rispetto all'assemblaggio standard delle console che abbiamo visto da X360 in poi.
Molti sviluppatori paiono anche suggerire che queste scelte possano modificare il modo in cui si sviluppa, utilizzando le risorse hardware in maniera differente rispetto a quanto siamo stati finora abituati e quindi, materialmente, con dei processi diversi di creazione ma che, nel complesso, fornirebbero dei risultati migliori rispetto al metodo standard.
Mi chiedo, però, quanto di questo verrà recepito dalle SH che ormai creano videogiochi a "catena di montaggio". Quanto insomma modificheranno (o vorranno modificare) la loro forma mentis per adattarsi a un sistema di sviluppo che fa fare più all'SSD e meno alla GPU (sto dicendo eresie per cercare di farmi capire, non ho i mezzi per addentrarmi in un discorso tecnico), insomma qua si parla di qualcosa che va oltre l'ottimizzazione in senso stretto.
Il rischio di non trovare riscontro da parte delle SH e di finire in un circolo vizioso stile PS3/Cell, secondo me in parte c'è. Dico in parte perché comunque PS5 credo rimanga un ambiente PC-friendly, ma la possibilità che possa andare incontro a una mancata attuazione delle particolarità dell'architettura esiste. Viceversa, Xbox Series X correrebbe di meno questo rischio, innestandosi su una strada già percorsa e rodata; ovviamente il tutto avrebbe delle conseguenze importanti sui multipiattaforma, in termini di resa.