News:

in collaborazione con:

Menu principale

[RETRO] On the Edge (Commodore Book)

Aperto da Turrican3, 9 Gennaio, 2006, 13:44:35

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Turrican3

Sono ancora "solo" al settimo capitolo (il che si traduce in 140 pag. sulle oltre 600 complessive... il che è una specie di record considerato che negli ultimi anni leggo pochissimo :sweat:) ma si tratta di una lettura interessantissima per tutti quelli che come il sottoscritto si sono fatti le ossa, videoludicamente e professionalmente, sulle loro macchine.

Il "loro" è riferito a Commodore, indubbiamente uno degli autentici pionieri dell'industria informatica (e videoludica visto il successo di macchine come il C64 e l'Amiga) che forse è stato troppo frettolosamente dimenticato dagli addetti ai lavori.

Eppure da C= e/o dalle sue controllate sono arrivate pietre miliari come il microprocessore 6502, il PET, il VIC-20, il già citato C64 tuttora detentore del Guinnes dei primati come computer più venduto di tutti i tempi, per finire con Amiga, il primo vero computer multimediale, nato quando ancora la definizione non era nemmeno stata coniata!

Naturalmente si tratta di un libro scritto in inglese, la speranza è che qualcuno lo traduca in italiano anche alla luce delle eccellenti performance dei computer C= nel nostro paese, in ogni caso non è certo una lettura complicata per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la lingua.

Il cambio favorevole (l'editore è nordamericano) inoltre ci agevola per quel che riguarda il prezzo. Io l'ho comprato da Vesalia come autoregalo natalizio :teeth:, e lo consiglio a tutti gli (ex) commodoriani come me, semplicemente imperdibile!  :thumbup:

Sito ufficiale con estratti di alcuni capitoli: www.commodorebook.com

Joe

Quindi verrebbe circa 35 dollari.. Interessante, lo vorrei comprare.

Turrican3

Da Vesalia Computer costa 29€ + spedizione. Io l'ho comprato da loro, sono tedeschi, gente seria e affidabile.  :bowdown:

bobbo

il 6502 è stato ampiamente usato da Commodore, ma non è una loro invenzione ;)

Turrican3

:confused:

Il libro sostiene che fu ideata da Chuck Peddle di MOS Technology (o Technologies?!) in seguito acquisita da Commodore. Deve essermi sfuggito la consecutio temporale tra l'immissione in mercato del processore e il buyout  :sweat:

Joe

Citazione di: Turrican3 il 10 Gennaio, 2006, 14:46:11
:confused:

Il libro sostiene che fu ideata da Chuck Peddle di MOS Technology (o Technologies?!) in seguito acquisita da Commodore. Deve essermi sfuggito la consecutio temporale tra l'immissione in mercato del processore e il buyout  :sweat:

Ma scherzi??

Il 6502 è NEC!

Joe

Citazione di: bobbo il 10 Gennaio, 2006, 12:47:25
il 6502 è stato ampiamente usato da Commodore, ma non è una loro invenzione ;)

Ampiamente usato anche dalla Nintendo, nel NES.  :)

Turrican3

Citazione di: Joe il 10 Gennaio, 2006, 17:59:22Ma scherzi??

Il 6502 è NEC!

Possibile l'autore sia caduto in un errore (refuso mi sembra poco) talmente grave?

Rileggo tutto e poi vi dico :)

bobbo

qui http://www.commodorebook.com/view.php?content=ch001 c'è quello che dice Turrican
suggerisco poi http://www.6502.org
effettivamente il 6502 fu creato dalla piccola MOS Technology, in sostanza era un "clone" del 6800 di Motorola

Turrican3

#9
Allora sono andato a ricontrollare tutto facendo un po' di check incrociati con altre fonti tra cui dei libri/manuali di informatica in mio possesso  :teach:  :book:  :notooth:, fondamentalmente abbiamo ragione un po' tutti (tranne uno... ah, questi JoeVani di oggi  :tsk:  ;))

Il 6502 è effettivamente "figlio" di MOS Technology, ma il lancio avvenne nel settembre del 1975: esattamente un anno prima dell'acquisizione della compagnia da parte di Commodore.

Quindi anche se presumo che i $$$ in quantità li abbia fatti C= grazie al licensing della tecnologia è perfettamente corretto dire che non fu farina del suo sacco, sebbene appunto il vero successo del microprocessore arrivò solo con il passaggio di Chuck Peddle (artefice del PET tra l'altro) e soci alla società di Tramiel.

PS: per le "somiglianze" con il 6800 di Motorola a MOS fu intentata causa per violazione del copyright.  :sweat:
Sebbene ne fosse idealmente il successore, l'idea di Peddle non era quella di tirar fuori un clone che portasse fastidi legali alla compagnia, quanto piuttosto di rivoluzionare il mercato non tanto dal punto di vista delle prestazioni, quanto per i costi ridottissimi rispetto alla concorrenza.
MOS riuscì ad arrivare a questo traguardo grazie ad una serie di innovazioni tecnologiche notevoli per l'epoca, e a un processo produttivo che risultò molto più efficiente della concorrenza permettendo di abbattere le spese.

Joe

Grazie per le info, non so perchè ma ero convinto che fosse proprio di NEC. Invece ho scoperto che NEC ne ha prodotto un suo clone, l'Hu6280, usato per i suoi PC Engine.

Turrican3

La lettura continua, le sorprese... idem.

Due chicche, una tutto sommato carina l'altra decisamente meno.

- come sapranno tutti i possessori del mitico C64, il 1541 era un floppy disk lento. Ma che dico lento? L-E-E-E-E-E-E-N-T-O  :notooth:
Non si tratto' però di una scelta progettuale, bensì di un (e/o)rrore: la linea seriale ad alta velocità che i tecnici di MOS si erano inventati perchè l'obbrobrio chiamato 1540 fosse un ricordo del passato venne tranciata di netto in fase di finalizzazione della motherboard in quanto eliminando un paio di linee dati si risparmiava qualche dollaro. E come se non bastasse dal marketing arrivò l'imposizione di rendere il 1541 retrocompatibile col 1540, e per far ciò venne ulteriormente rallentato.
Decisamente un tipico caso che necessita di --->  :ohno:

- come giusta ricompensa per aver creato quel che sarebbe divenuto il computer più venduto di tutti i tempi, il 95% dei progettisti del C64 NON ricevettero alcun incentivo di tipo economico dopo il grande successo successivo al lancio (pare che Tramiel si sia rimangiato la parola riguardo un aumento promesso... ma più probabilmente la decisione è da attribuire a quello spilorcio di Gould  :mad: a-ri- :ohno:) e pertanto dopo poco lasciarono l'azienda per creare una loro startup company...  ::)  :tsk:

Turrican3

Finito! :sweat:

On the Edge alla fin fine è una specie di romanzo di cui conosci già la fine...

Ciononostante ho trovato la lettura molto, molto gradevole dalla prima all'ultima pagina e qualche refuso tipografico insieme a delle piccolissime inesattezze ben poco tolgono al valore di un libro che dovrebbero leggere tutti, sia quelli che come me sono cresciuti a pane, nutella e commodore64 :D che (forse dovrei dire soprattutto) le nuove generazioni perchè si conservi la memoria storica di una azienda e dei suoi prodotti che ha rivoluzionato il mondo dell'informatica "personale" e che temo stia -ingiustamente- finendo nel dimenticatoio.

Straconsigliato :thumbup:

PS: [OT] 2000 post :o  :stralol: